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“Matteo Renzi è come Roosevelt, un leader che osa e cerca di cambiare”

Durante la presentazione del libro di Alec Ross, esperto di tecnologia e comunicazione politica, dialoga con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e lo paragona a un novello Roosevelt.
A cura di Charlotte Matteini
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Matteo Renzi e Roberto Giachetti all'Auditorium della Conciliazione

Durante la presentazione del libro "Il nostro futuro. Come affrontare il mondo dei prossimi venti anni" dell'autore statunitense Alec Ross, incontro moderato dal direttore del Foglio Claudio Cerasa, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Teatro Piccolo Eliseo di Roma, ha dialogato con l'autore del libro, classe 1971, considerato una delle figure di spicco della campagna presidenziale di Barack Obama nel 2008. Nel corso dell'incontro, Ross e Matteo Renzi hanno parlato dell'importanza dei cambiamenti e di quanto sia importante gestire questi cambiamenti e gli eventuali fallimenti, per non trovarsi impreparati. Un tipo di cultura che sembra molto lontana dal sentire tipicamente italiano.

"Questo impone all'Italia di accettare la cultura del fallimento, che a noi non piace. Fino a vent'anni fa, chi falliva in Italia non poteva nemmeno votare, perdeva i diritti civili. In America, invece, il fallimento viene visto come un'opportunità, che insegna quali errori non ripetere più per evitare di ripercorrere la stessa strada. Inutile lamentarsi del sistema, quello che è importante è cercare di cambiarlo, di risolvere i problemi. Ed è quello che facciamo noi", sottolinea Matteo Renzi cercando di spiegare le differenze che intercorrono non solo tra la cultura americana e quella italiana, ma velatamente anche tutto ciò che diversifica la sua proposta politica da quella degli avversari politici.

"Il ceto medio da una parte ha sofferto molto il cambiamento degli ultimi anni, ma dall'altra parte molte persone appartenenti al cosiddetto ceto medio hanno saputo sfruttare questo cambiamento e si sono reinventate", spiega il presidente del Consiglio, facendo riferimento all'esempio di Airbnb, che da una parte ha provocato una crisi nel settore alberghiero, ma dall'altra ha fornito non solo allo stesso ideatore – disoccupato fino a pochi mesi prima del lancio – un'opportunità di rilancio concreta, ma anche a tante altre persone che grazie ai servizi offerti dalla multinazionale di San Francisco, ora sono in grado di pagarsi i conti e spese affittando la propria casa o una stanza, un'opportunità disponibile per chiunque, una soluzione per chi magari si ritrova temporaneamente disoccupato.

"Dieci anni fa non c'era l'iphone, solo Nokia e Motorola. Ora queste due aziende sono quasi fallite, o meglio il loro business è fallito. Vent'anni fa non c'era Internet, ora Internet è alla base di tutto. I cambiamenti di questi vent'anni sono straordinari", sottolinea Renzi, ritornando sul tema del fallimento come opportunità di crescita e sviluppo. In seguito, un breve accenno alla politica italiana: "Il Jobs Act, con tutti i suoi limiti, funziona. Perché non è una legge fatta per licenziare, ma è fatta per assumere. Con il Jobs Act ci sono 450 mila persone che hanno un posto a tempo indeterminato che prima non avevano e non è un caso se abbiamo avuto anche un incremento del 100 per cento dei mutui. Questi sono dati, sono numeri difficili da smentire", sostiene il presidente del Consiglio.

"Quale tipo di leader è Matteo Renzi?", chiede infine Ross, che fornisce inoltre la sua personale risposta: "C'era un presidente americano, Theodore Roosevelt (ma probabilmente, sbagliando per via dell'omonimia, Ross si riferisce a Franklin Delano Roosevelt, di cui poi cita un famoso aforisma) – dice Alec Ross – che non aveva paura del cambiamento, che anzi provava timore nei confronti di ciò che lui soleva definire "crepuscolo grigio". Ross prosegue poi citando una famosa massima attribuita al 32simo presidente degli Stati Uniti: "Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall'insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell’indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte". Matteo Renzi è un leader che osa, che cerca di cambiare, sostiene Ross, concludendo la presentazione del suo libro.

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