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Matteo Renzi da Fazio: “A Roma tante schifezze, ma noi cambieremo tutto” (VIDEO)

A Che tempo che fa è il momento di Renzi che torna sul divano di Fabio Fazio a tre mesi dalla sua ultima ospitata. Il Presidente del Consiglio ha parlato di Riforma Fiscale, Legge di Stabilità, Jobs Act, Grandi Eventi.
A cura di Redazione
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A "Che tempo che fa" l'attesa è tutta per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi – invito che ha creato qualche critica da parte dei telespettatori – che si è seduto sul divano del programma di Fabio Fazio per parlare dell'Italia, dell'azione di Governo, del 2014 e dei progetti per il 2015. Un Renzi che ha puntato molto sugli italiani e sul bisogno di positività, contro i mugugni di chi non fa altro che criticare, rispondendo alle domande di Fazio. Il primo punto è stata la corruzione, soprattutto a seguito dei fatti di "Mafia Capitale".

Contro la corruzione e chi ruba soldi e futuro

Il Presidente del Consiglio ha spiegato che non ha mai pensato fosse facile estirpare la corruzione, ma l'aiuto maggiore deve venire dalla popolazione che non deve scoraggiarsi: "Quando vediamo scene come quelle di Roma, che sono schifezze – si ruba e soprattutto si ruba sui poveracci, sui più deboli – l'atteggiamento è quello del groppo in gola, dell'indignazione e alla fine passa il messaggio che nulla cambierà mai. Io dico che cambieremo. Parliamo di corruzione e solo 257 persone sono in carcere per corruzione. Io penso che si combatte modificando le regole: se uno patteggia, poi deve restituire i soldi. Le cose si cambiano, ma con l'impegno di ciascuno e non cedendo alla cultura di chi si rassegna". C'è bisogno, insomma, sottolinea Renzi, di far pagare chi ruba soldi e futuro.

La Rai al servizio della scuola

Dopo la corruzione, Fazio chiede a Renzi della Rai. Era stata vagliata l'ipotesi, infatti, di inserire il canone Rai all'interno di una bolletta così da far pagare tutti e farli pagare meno, ma alcuni problemi tecnici hanno fatto slittare questa decisione: "I gestori della bolletta avevano difficoltà, mancavano i tempi logistici di gestione. Metteremo ordine nel canone e nella Rai" ha detto l'ex Sindaco di Firenze, prima di spiegare come prima che di canone bisognerebbe parlare di strategia, di quello che la Rai dovrebbe essere, ovvero un servizio pubblico in grado di emozionare con "bellezza, cultura e approfondimento. In grado di raccontare storie tristi e di denuncia, ma anche quelle di speranza" facendo l'esempio dei risultato ottenuti da Roberto Benigni e i suoi "10 Comandamenti". parla di una Rai all'avanguardia "che stia su tutti i telefonini, che produca risultati e possa vendere i suoi prodotti all'estero, riuscendo a stare sul mercato, indipendentemente dal numero di reti, la cui diminuzione la si deciderà poi", in seguito al progetto che si vuole attuare continua. Ma il punto più importante è quello di mettere la tv pubblica al servizio della scuola e della riforma in discussione: "Una Rai al servizio della scuola con l'idea che l'insegnante non sia un numerino o un aspirante sindacalista, ma il futuro, perché è colui a cui affido mio figlio. Basta con le tessere di partito, ragioniamo su quale messaggio educazionale dare".

Olimpiadi 2024 e i problemi dei Grandi eventi

Uno degli annunci che hanno fatto più discutere in questo fine anno è stato quello della candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024, avvenuta, appunto in uno dei momenti più neri per la Capitale. I Grandi Eventi, infatti, sono sempre stati momenti in cui i criminali hanno messo le mani e proprio su questo punto il Presidente del Consiglio ha spiegato che il problema non sono i Grandi Eventi in sé, e che "bisogna far smettere di rubare, non smettere grandi eventi" e parte una stoccata all'ANM che invece di fare comunicati stampa, dice, deve scrivere le sentenze "e mettersi a lavorare. Questa idea di far passare il messaggio che sono tutti ladri, aiuta quelli che rubano. Se hai rubato e sei dirigente pubblico paghi e smetti di avere a che fare con il pubblico".

Pressione fiscale, Legge di Stabilità e Taranto

La Vigilia di Natale si terrà il Consiglio dei Ministri in cui si discuteranno vari punti, dal Decreto Lavoro ai decreti legislativi che attueranno la Riforma del Lavoro, oltre ai Decreti legislativi sul fisco e quelli su taranto (che riguarderanno l'Ilva, soprattutto, ma anche il Porto e il Museo), oltre ad alcune nomine istituzionale. Sull'Ilva Renzi parla di un intervento pubblico di risanamento ambientale e industriale fatto con i soldi europei ("Che sono i nostri"). Prima di arrivare al Jobs Act, però, Renzi parla della diminuzione della pressione fiscale (18 mld di tasse in meno più 10 di bonus bonus" e le attività che vanno a eliminare il costo del lavoro, dell'Irap e gli interventi su Partite Iva e sulle famiglie") e della Legge di Stabilità che è stata approvata al Senato con il sì alla fiducia sul Maxiemendamento e che ora torna alla Camera per l'approvazione finale, dopo "che abbiamo fatto dei casini di cui mi assumo la responsabilità", annunciando però il lancio del sito soldipubblici.gov.it.

Sforare o no il 3% deficit/Pil

Ma il Governo sforerà o meno il 3% del rapporto Deficit/Pil, chiede Fazio, andando contro quelle che sono le regole europee? Ci mette qualche minuto, Renzi, prima di rispondere che "per ora dobbiamo ubbidire e nel 2015 cercheremo di cambiare" e che il principale problema dell'Italia sia quello della reputazione, dal momento che siamo visti come quelli che non rispettano gli impegni: "Nel 2015 manterremo tutti i nostri impegni europei e lavoreremo perché gli investimenti sbloccati dal Patto di Stabilità, che avvenga con il Piano Junker o con la possibilità di utilizzare i fondi europei al di fuori da questo".

La corsa al Quirinale

Il Quirinale è uno dei nodi che probabilmente il Parlamento si troverà a dover affrontare il prossimo anno quando presumibilmente Napolitano darà le dimissioni. Renzi, però, nonostante Fazio ci provi in tutti i modi a farlo "sbottonare" non dice nulla, neanche di fronte ai nomi che in questi giorni stanno girando, da Pietro Grasso alla Finocchiaro, limitandosi a spiegare che in quanto garante della Costituzione e delle Istituzioni "va scelta una persona saggia ed equilibrata scelta da un'alleanza ampia che va dai grillini a FI da Lega a Sel".

Ius soli, civil partnership e riforma terzo settore

Il conduttore, poi chiede notizie riguardo lo Ius soli, le civil partnership e la riforma terzo settore, con renzi che ha spiegato che se ne discuterà dopo le riforme costituzionali che sono state già calendarizzate (entro il 31 gennaio) e quindi "tra febbraio e primavera queste cose vanno in porto.

Jobs Act: meno forme contrattuali e più indeterminati

L'ultima domanda di Fazio riguarda il Jobs Act e cosa succederà il giorno dopo la sua approvazione: "Il giorno dopo l'approvazione le forme contrattuali si ridurranno e sarà più facile avere un contratto a tempo indeterminato. Costerà meno rispetto a oggi, così l'imprenditore è incentivato a farli. Cambierà, poi, quello che accade quando ti licenziano: sarà più forte l'aiuto dello Stato per chi viene licenziato grazie all'assegno universale e ai corsi di formazione che non sono quelli che organizzano Confindustria e Sindacati".

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