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Mattarella dà il via libera al ddl stabilità (che ora passa al Senato)

Il Presidente della Repubblica ha dato l’ok al disegno di legge che ora può cominciare il suo iter parlamentare.
A cura di Redazione
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Comincerà la prossima settimana l’esame parlamentare della legge di stabilità 2016, il provvedimento centrale per la politica economica del Governo Renzi. A quanto si apprende in queste ore sul disegno di legge sarebbe arrivato il via libera del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dunque non ci sarebbero più passaggi formali da compiere prima della calendarizzazione al Senato della Repubblica. Ricordiamo che il testo ha comunque bisogno anche dell’approvazione europea, che arriverà nelle prossime settimane parallelamente all’esame del testo in Parlamento.

Come noto, si tratta di una manovra da 26,5 / 29,6 miliardi di euro (la differenza dipende dalla concessione o meno della cosiddetta clausola migranti, ovvero un ulteriore margine di flessibilità dello 0,2% che potrebbe essere concesso dalla Ue), di cui circa 15 arrivano grazie all’utilizzo della leva del deficit e meno di 9 da misure strutturali. Risorse che serviranno a disinnescare le clausole di salvaguardia (dunque a impedire un aumento dell’Iva e di altre accise), a eliminare Imu e Tasi sulla prima casa, a istituire un fondo per la povertà di 600 milioni e una serie di altri provvedimenti (qui un riassunto).

In Parlamento c'è ovviamente da attendersi una vera e propria battaglia da parte delle opposizioni, anche considerando l'ampiezza della frattura fra gli schieramenti politici. Se Renzi è a dir poco entusiasta ("Vi ricordate una legge finanziaria del passato con una riduzione di tasse di questo genere? Ditemelo, vi prego. Se ve la ricordate, ditemelo. Io non me la ricordo", ha scritto qualche giorno fa), diverso è il giudizio della minoranza del PD (che contesta le scelte in materia fiscale) e delle opposizioni, che restano decisamente perplesse sulle coperture e su alcune scelte specifiche dell'esecutivo.

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