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Mattarella: “Contrastare chi diffonde falsità sui vaccini. Sono necessari”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto durante la Giornata mondiale della ricerca sul cancro, ha contestato duramente chi diffonde teorie prive di fondamento scientifico atte a sostenere l’inefficacia delle cure mediche tradizionali, dei vaccini e della chemioterapia.
A cura di Charlotte Matteini
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la Giornata nazionale per la ricerca sul cancro, è intervenuto su un tema molto dibattuto negli ultimi mesi: le vaccinazioni obbligatorie e il calo delle coperture vaccinali nella popolazione, direttamente collegato alla divulgazione di alcune teorie anti-scientifiche che sostengono la correlazione tra vaccini e autismo o la tossicità dei preparati inoculati nei bambini. "Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade, ad esempio, quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni, prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati", ha dichiarato il presidente della Repubblica, ponendo l'accento su un tema molto delicato: da una parte chi è contrario ai vaccini cerca di far valere il diritto alla libertà di cura e, non essendo previsto un vero e proprio obbligo, molti bambini di fatto non vengono correttamente sottoposti alle vaccinazioni previste dal protocollo medico. Dall'altro lato, però, il calo delle vaccinazioni registrato negli ultimi anni ha comportato un drastico abbassamento della cosiddetta immunità di gregge – ovvero quella forma di protezione indiretta che, una volta raggiunta una quota significativa di soggetti vaccinati, riesce a fornire la tutela immunitaria anche ai soggetti che non possono vaccinarsi per serie ragioni mediche – arrivando quindi di fatto ad annullare gli effetti benefici dell'immunità di gregge e facendo dunque suonare un campanello d'allarme.

Il presidente Mattarella non si è limitato a parlare di vaccini, ma ha anche affrontato la tematiche delle pseudoscienze, ovvero quelle pratiche di medicina non convezionale che si propongono di curare malati affetti da patologie varie senza però essere mai state approvate dalla comunità scientifica internazionale, e la cosiddetta "guerra alla chemioterapia", sempre più diffusa sul territorio e tornata alla ribalta in seguito ad alcuni casi di persone morte per aver rifiutato le cure tradizionali, convinte della loro inefficacia o tossicità, affidatesi nelle mani di medici e santoni teorizzanti nuovi tipi di cure, come ad esempio la Teoria di Hamer. "Lo stesso contrasto va posto quando, con scelte causate soltanto da ignoranza, si negano a figli o altri familiari cure indispensabili. O ancora quando ci si affida a guaritori; o a tecniche di cui è dimostrata scientificamente l'inutilità. Sulla salute pubblica occorre essere rigorosi e usare fermezza quando la scelta tocca così direttamente la vita di un bambino, o di qualunque persona; e comporta conseguenze per la condizione di salute degli altri, dell'intera società"

"Non vi può essere alcuna discriminazione tra i malati: è indispensabile che i progressi della scienza, delle terapie e delle tecniche diagnostiche vadano a vantaggio di tutti, confermando quel principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione, senza che vi siano esclusioni o discriminazioni sulla base delle condizioni economiche dei pazienti. E' necessario che la speranza di vita dignitosa si consolidi come un bene comune, del quale l'intera comunità sia garante e partecipe", ha concluso il presidente Mattarella.

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