Matelica, le suore: “Sangue dalla mano della Beata Mattia”. I fedeli gridano al miracolo
Matelica è un piccolo centro in provincia di Macerata, distante una manciata di chilometri dai Monti Sibillini. Sarebbe una tranquilla cittadina di provincia ma da qualche giorno è finita al centro dell'attenzione dei fedeli marchigiani. Qualche giorno fa, dalla mano della salma imbalsamata della Beata Mattia, ha iniziato ad uscire un liquido sospetto che, secondo alcuni, sarebbe sangue. Manca ancora la conferma scientifica, che comunque arriverà a breve, ma di fatto sabato sera i religiosi sono stati costretti a chiudere le porte della chiesa per consentire a degli esperti una ricognizione esterna della salma. Per quanto riguarda l'analisi ematologica sarà necessario aspettare, date le difficoltà tecniche per aprire l’involucro plasticato che ricopre la beata da quando, nel 1972, furono effettuati approfondimenti scientifici, da parte dell’Istituto di medicina legale di Camerino, dopo un fenomeno analogo a quello di questi giorni (ma meno evidente). In quella circostanza, gli esperti stabilirono che il liquido era proprio sangue.
Con ogni probabilità si tratta di un fenomeno assolutamente normale, ma nel frattempo si grida al "miracolo" e ci si interroga sulle ragioni. Suor Rosaria, madre badessa del convento di Matelica, non ha esitato a dire a tutti che la "beata lo fa come gesto di amore e protezione verso il suo popolo". Nel frattempo il dottor Claudio Modesti, primo a intervenire sul posto, ha affermato: "Si tratta di un fenomeno inspiegabile e rispetto a sabato, con la progressione di fotografie che ho scattato, il rigagnolo di sangue sul piede sinistro è aumentato di molto. Ovviamente vanno fatte analisi per stabilire di che tipo di liquido si tratti".