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Matacena alla moglie: “Chiara, amore mio, so che non mi hai tradito”

L’ex deputato di Forza italia: “Mi è stata fedele. Nessun flirt con Scajola”. Ma resta a Dubai da latitante: “Non ho intenzione di tornare in Italia”.
A cura di Biagio Chiariello
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Sul caso Scajola una cosa sembra essere certa: Amedeo Matacena, l’ex deputato di Forza Italia, condannato per associazione mafiosa e tutt’ora latitante a Dubai, non ha alcuna intenzione di tornare nel nostro Paese e affrontare il processo: “Resto qui, non ho alcuna voglia di tornare in Italia, anche se so che per questo motivo tutta la mia famiglia ce l’ha con me”, ha detto al Corriere della Sera. “Sapevo", sottolinea Matacena, che Dubai "è molto più sicura di Beirut, visto dell'Utri? Perchè qui negli Emirati non esiste un accordo bilaterale con l'Italia per l'estradizione". “Mi consegnerò alla giustizia italiana solo se la Cassazione e poi – continua – la Corte europea di Strasburgo dovessero respingere in via definitiva i miei ricorsi contro la condanna passata in giudicato per concorso esterno in associazione mafiosa. Allora sì, mi arrenderò e accetterò il carcere, ma solo perché l’ho promesso a mia moglie, perché spero così di poter riunire un giorno la mia famiglia”.

Matacena scrive alla moglie: "Amore mio …"

Proprio alla moglie, Chiara Rizzo, agli arresti dal 20 maggio scorso e in carcere da qualche giorno a Reggio Calabria, l'ex parlamentare berlusconiano ha inviato una lettera che comincia con un “amore mio…”. “Io lo so che lei non mi ha mai tradito con nessuno, né con Scajola né con Bellavista Caltagirone né con altri — racconta al telefono Matacena —. Perciò le ho scritto che lei è una donna magnifica e sebbene provi rancore nei miei confronti e per questo ha chiesto il divorzio, perché all’improvviso un anno fa la lasciai sola con i nostri due figli per rifugiarmi a Dubai, io prego ogni giorno che cessi la sua sofferenza patita per colpa mia e non cambi mai la sua anima, così testuale le ho scritto, perché questo no, non me lo potrei mai perdonare…”.

I biglietti per Sanremo da Scajola per Chiara Rizzo

Matacena prova a minimizzare anche le indiscrezioni apparse su alcuni quotidiani in relazioni ai biglietti per il Festival di Sanremo che l'ex ministro avrebbe regalato a Rizzo perché innamorato di lei. “I biglietti per il Festival della canzone ce li diede anche in un’altra occasione e all’epoca c’ero io, perciò non ci vedo niente di male”, ha chiarito Matacena. Che ha smentito anche il lavoro della primogenita Francesca, 20 anni, presso l'ambasciata italiana di Montecarlo. “Non è vero, ha fatto lì un po’ di apprendistato, ma senza essere retribuita e neppure segnalata all’ambasciatore Morabito da me o mia moglie" ha specificato. "Francesca è brava, si è laureata in business e management e l’ambasciata l’ha chiamata dopo una selezione fatta nelle scuole. Io anzi ero pure contrario e le consigliavo di non perdere tempo visto che non era manco retribuita. Comunque adesso non ci lavora più".

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