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Massimo Vignelli è morto: ha disegnato la metropolitana di New York

Malato da tempo, è scomparso all’età di 83 anni nella Grande Mela che aveva contribuito ad innovare. È stato infatti tra i più importanti designer del XX secolo e uno dei migliori progettisti grafici di sempre.
A cura di B. C.
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Massimo Vignelli, uno dei più influenti graphic designer al mondo, è scomparso oggi a New York all’età di 83 anni. Vignelli era famosissimo in tutto il mondo, tra le altre cose, per il progetto grafico per la metropolitana di NYC, per il lavoro – assieme a sua moglie Lella – con brand importanti in tutto il mondo, e per il disegno di mobili e oggetti diventati famosi. La notizia della morte è stata data dal figlio Luca. Proprio qualche giorno fa, quest’ultimo, secondo Creative Review, aveva fatto sapere che il padre era molto malato e che avrebbe "trascorso i suoi ultimi giorni a casa. Vorrebbe che tutti coloro per i quali è stato un modello di ispirazione gli scrivano”.

Vignelli era conosciuto in tutto il mondo  per aver curato l'immagine di svariate fra le più note società, fra le quali American Airlines, Benetton e Ford. Negli anni Sessanta, dopo essersi trasferito negli Stati Uniti ha co-fondato la Unimark International, contribuendo al rinnovamento della grafica italiana. La sua è stata la prima agenzia di design con uffici in tutto il mondo: Chicago, New York (presso il Seagram Building, progetatto da Ludwig Mies van der Rohe, 1957), Palo Alto, Milano (diretto da Bob Noorda), Denver, Cleveland, Detroit, San Francisco, Londra, Copenhagen, Johannesburg e Melbourne. Celebri sono anche le sue citazioni. Il mio è design è “semanticamente corretto, sintatticamente consistente, pragmaticamente comprensibile, visivamente forte, intellettualmente elegante e, soprattutto, senza tempo”.

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