Marsala: arrestato l’assassino del maresciallo dei carabinieri Mirarchi
Potrebbe avere finalmente un nome l'assassino del maresciallo capo Silvio Mirarchi, il carabiniere ucciso il 31 maggio scorso a Marsala in provincia di Trapani durante un controllo antidroga in una serra di campagna in cui veniva coltivata marijuana. I carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, unitamente a militari del ROS e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, infatti questo pomeriggio hanno arrestato un uomo ritenuto il killer del militare dell'arma. L'arresto è avvenuto a seguito delle indagini svolte dagli stessi carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Marsala.
Nei confronti dell'arrestato è stato emesso un mandato di custodia cautelare in carcere da parte del giudice per le indagini preliminari di Marsala su richiesta della locale Procura della Repubblica. Al momento le generalità dell'uomo non sono state rivelate, ma secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe di un quarantenne che gestisce i terreni intorno ai quali il maresciallo Silvio Mirarchi è stato ucciso.
L'omicidio del maresciallo Mirarchi
Il militare 53enne, nella tarda serata del 31 maggio scorso, era appostato in borghese insieme ad un collega nei pressi di una serra utilizzata per la coltivazione di marijuana nelle campagne di Marsala, in contrada Scacciaiazzo, quando fu raggiunto da un colpo di arma da fuoco alle spalle. Il maresciallo fu colpito al rene e all'aorta, trasportato all'ospedale di Marsala fu sottoposto a un primo intervento chirurgico durante il quale gli fu asportato un rene. Successivamente trasferito in elisoccorso nel reparto di Chirurgia vascolare dell'ospedale Civico di Palermo per una nuova operazione, morì per arresto cardiaco dopo l'operazione. Per gli inquirenti a sparare sarebbero stati proprio i responsabili della piantagione di cannabis. Per gli inquirenti a sparare sarebbero stati proprio i responsabili della piantagione di cannabis. Nell'ambito delle indagini i carabinieri hanno già effettuato altri arresti