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Marò, c’è la svolta: Salvatore Girone tornerà in Italia durante l’arbitrato

La decisione presa dall’Aja: accolta la richiesta italiana. Domani è attesa l’ufficialità, ma la Farnesina ha già confermato il rientro.
A cura di Biagio Chiariello
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Update 21:00 – Intervistato dal Tg1, il ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni ha dichiarato che la pronuncia di oggi del tribunale dell'Aja sulla permanenza di Girone in Italia durante l'arbitrato "fa pensare che abbiamo fatto bene a scegliere un giudice internazionale: ci ha dato ragione una prima e una seconda volta". Gentiloni si è detto"convinto" sarà data ragione all'Italia anche "quando si entrerà nel merito. Alla fine le ragioni di Girone e Latorre prevarranno".

Salvatore Girone tornerà in Italia durante l’arbitrato. E' la decisione del Tribunale dell’Aja che, secondo indiscrezione di stampa, avrebbe accolto la richiesta italiana, invitando le parti a concordare le modalità del rientro del fuciliere in patria. L’ordinanza verrà resa pubblica domani, ma in realtà la Farnesina ha già confermato il rientro del marò. "l governo italiano conta su un atteggiamento costruttivo dell’India anche nelle fasi successive e di merito della controversia", si legge in una nota del ministero degli Esteri. "Se la notizia è vera sono strafelice. È una notizia meravigliosa. Adesso devo sentire mio figlio e mia nuora per accertare se è vera", ha dichiarato all’Ansa Michele Girone, papà del fuciliere di Marina Salvatore.

Il tweet del Ministro della difesa:

"Considerato che il procedimento arbitrale sul caso marò "potrebbe durare almeno tre o quattro anni", Salvatore Girone rischia di rimanere "detenuto a Delhi, senza alcun capo d'accusa per un totale di sette-otto anni", determinando una "grave violazione dei suoi diritti umani". Per questo il Fuciliere "deve essere autorizzato a tornare a casa fino alla decisione finale" dell'arbitrato. Queste le parole dell'ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano, in occasione dell'udienza al Tribunale arbitrale dell'Aja dello scorso marzo.

Salvatore Girone da oltre quattro anni è trattenuto in India perché accusato, insieme al fuciliere Massimiliano Latorre, di aver ucciso due pescatori scambiandoli per pirati nel febbraio del 2012. Latorre, invece, è nel nostro Paese dal settembre 2014 grazie a un permesso per motivi di salute. Qualche giorno fa, la Corte Suprema indiana ha esteso di altri cinque mesi, fino al 30 settembre. Il governo italiano “conta su un atteggiamento costruttivo dell’India anche nelle fasi successive e di merito della controversia”, ha comunicato in merito la Farnesina.

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