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Mario Draghi nominato ufficialmente alla guida della Bce

Ufficializzata la nomina di Mario Draghi alla presidenza della Banca centrale europea. Dopo ore di attesa per il veto della Francia, situazione sbloccata dopo la promessa di Bini Smaghi di lasciare il board entro la fine dell’anno.
A cura di Antonio Palma
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Mario Draghi

Dopo la fumata nera di ieri, finalmente è stata ufficializzata la nomina di Mario Draghi, ex governatore della Banca d'Italia, alla presidenza della Banca centrale europea. L’annuncio è arrivato dal presidente dell'Ue, Herman Van Rompuy, che pochi minuti fa, sul suo profilo Twitter ha scritto: "Il Consiglio europeo ha trovato un accordo sulla nomina di Mario Draghi come nuovo presidente della Bce". La notizia è stata diffusa anche attraverso i maxi-schermi nella sala stampa del Consiglio europeo.

Lo stop all’ufficializzazione della nomina era arrivato dai francesi, il presidente Nikolas Sarkozy aveva posto come condizione, per la nomina di Mario Draghi, le dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi dal board della Bce. Ieri, quindi i leader di Stato e di governo dei 27 avevano trovato un compromesso tra chi era pronto a ufficializzare la nomina e le resistenze dei francesi, stabilendo che la nomina sarebbe avvenuta dopo le dimissioni dell’altro italiano.

La situazione è stata sbloccata con la doppia telefonata di Bini Smaghi al premier francese e al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, l’italiano ha assicurato che andrà via entro l’anno, grazie ad un’offerta lavorativa promessa dal Governo italiano; in modo da poter lasciare l’istituto senza minacciarne l’indipendenza.

La candidatura di Draghi era stata ufficializzata più di un mese fa, dopo il forte appoggio della Germania, e condivisa da tutti. Ieri il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, aveva dato parere favorevole alla nomina di Mario Draghi alla presidenza della Bce. Mancava, quindi, solo il via libero dei capi di Stato e di governo dei Paesi dell'Unione. I problemi sono arrivati perché Bini Smaghi sembrava non avesse intenzione di lasciare l’incarico; la Francia, che dopo l’uscita dell’attuale presidente non avrebbe alcun rappresentante, ha subito mostrato i suoi malumori, inoltre, hanno spiegato, c’è una prassi consolidata che nel comitato direttivo della banca europea non possano essere presenti due membri della stessa nazionalità.

I due ostacoli sono stati superati grazie al passo indietro di Smaghi, che con la sua rassicurazione ha eliminato le ultime resistenze per la nomina di Mario Draghi. La questione, quindi, è stata risolta e il 1 novembre, Draghi succederà a Jean-Claude Trichet, il cui mandato si concluderà a fine ottobre.

La nomina di Mario Draghi alla Bce

La nomina di Mario Draghi alla Bce

Commenti positivi da tutte le forze politiche italiane, e grandi apprezzamenti anche dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "Siamo certi che Mario Draghi saprà pienamente corrispondere alla fiducia manifestatagli dalle autorità italiane ed europee, guidando con mano sicura, in una fase difficile, l'istituzione che opera a Francoforte", sono state le sue parole a caldo, non mancando di elogiare Draghi che "appartiene a quella schiera di public servant italiani, di servitori della cosa pubblica nazionale ed europea, forti per devozione all'interesse generale, per rispetto delle regole e per indipendenza intellettuale e morale, per elevata cultura, competenza specifica e professionalità”.

La nomina di Draghi ha convinto non solo tutti i rappresentanti dell’Unione Europea, grazie al suo altissimo profilo professionale, alle competenze e all'esperienza negli affari economici e monetari europei. Mario Draghi ha conquistato anche gli americani, i giornali statunitensi lo giudicano in maniera positiva e l'agenzia Bloomberg, per mettere in evidenza il suo alto profilo, lo paragona al vecchio campione di basket e poi senatore Bill Bradley.

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