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Mariastella Gelmini: “Gli insegnanti vengono pagati poco perché sono troppi”

Il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, in un’intervista rilasciata a Fabio Fazio, ha dichiarato che in Italia gli insegnanti sono pagati troppo perché troppi rispetto al fabbisogno. La Gelmini ha parlato anche dei tagli alla scuola.
A cura di Alfonso Biondi
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Ministro dell'istruzione

Stanno facendo molto discutere le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Mariastella Gelmini a Fabio Fazio durante la puntata di ieri sera di "Che tempo che fa". La Gelmini ha giustificato la difficile situazione in cui si trovano molti insegnanti italiani, spiegando che vengono pagati poco perché sono troppi rispetto all'effettivo fabbisogno. Il Ministro a titolo esemplificativo ha voluto ricordare che:

un insegnante di scuola superiore con 15 anni di anzianità guadagna 20 mila euro in meno del collega tedesco. Questo non è giusto, ma se si aumenta il numero dei docenti, se si aumenta il loro numero all'infinito finiscono per essere proletarizzati.

Una questione di numeri, quindi. In pratica se gli insegnanti fossero di meno, potrebbero essere pagati come i loro colleghi europei. Dalle parole del Ministro si evince però che anche i bidelli sono troppi rispetto al fabbisogno: "Abbiamo circa 200.000 bidelli e poi spendiamo 600 milioni per appalti nelle pulizie. Più bidelli che carabinieri per avere le scuole sporche".

Capitolo tagli. Per il Ministro la scuola non ha subito nessun taglio, ma i tagli veri ci sono stati solo agli sprechi. Anche se i dati parlano di tagli di 20.000 cattedre di insegnanti pubblici, la Gelmini spiega che nessuno è stato licenziato, ma che c'è stato solamente un contenimento dell'aumento della pianta organica

Le reazioni alle parole del Ministro non sono tardate ad arrivare e, in prima fila, si sono subito schierati il Partito Democratico e l'Italia dei Valori. Il PD ha fatto sapere per bocca di Francesca Puglisi, responsabile scuola del partito, che gli insegnanti non sono troppi, ma il rapporto alunni-insegnanti è in linea con la media europea. La Puglisi s'è poi scagliata contro la Gelmni, accusandola di sperare "di blandire i professori promettendo stipendi migliori dopo averli sterminati. Invece ha solo trasformato le classi in carri bestiame dove si vive ammassati in violazione delle norme di sicurezza". Antonio Borghesi dell'Idv ha invece denunciato i pesanti tagli che sono sotto gli occhi di tutti, tagli che hanno praticamente prosciugato la scuola pubblica.

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