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Marco Polo scoprì l’America due secoli prima di Colombo

La scoperta dell’America non sarebbe avvenuta nel 1492 ad opera di Cristoforo Colombo ma ben duecento anni prima, da Marco Polo. Questa l’ipotesi dello studioso americano Benjamin B. Olshin che sarà esposta nel libro in uscita a novembre “The Mysteries of The Marco Polo Maps” edito dalla University of Chicago Press.
A cura di Andrea Esposito
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E se fosse stato Marco Polo a scoprire l’America? Questa è l’affascinante ipotesi che il cartografo Benjamin B. Olshin ha formulato nel libro “The Mysteries of The Marco Polo Maps”, in uscita a novembre per la University of Chicago Press, partendo dall’esame di un’antica mappa, denominata “Map with Ship”, su cui l’esploratore veneziano avrebbe riportato i contorni dell’Alaska e dello stretto di Bering, ben quattrocento anni prima di Vitus Bering e duecento prima di Colombo.

Dalle prime analisi pare che questa mappa, che fa parte di una raccolta composta da quattordici pergamene, sia stata portata in America nel 1887 da un certo Marciano Rossi, un immigrato italiano, il quale le donò alla Biblioteca del Congresso intorno agli anni Trenta, specificando di averle ereditate da un facoltoso membro della sua famiglia la cui identità resta però sconosciuta.

L’ipotesi di Olshin, apparsa recentemente sul magazine “Smithsonian”, è che tali documenti siano stati redatti dalle tre figlie di Marco Polo, sulla base delle su stesse lettere ritrovate dalle eredi dopo la sua scomparsa. Qui comparirebbero iscrizioni in italiano, latino, cinese e arabo in cui si fa riferimento a una certa “Fusang” che, secondo l’ipotesi, è un termine cinese risalente al quinto secolo con cui si indicava “una terra al di là dell’oceano”. “Questo significherebbe che l’esploratore era a conoscenza dell’esistenza delle coste occidentali del Nord America”, scrive Olshin nel suo intervento.

Resta da chiarire l’autenticità della mappa, visto che le prime indagini col radiocarbonio la fanno risalire al XV o XVI secolo e non al XIII. Si tratterebbe quindi di una copia, volendo essere ottimisti. Tuttavia l’attuale custode delle pergamene, pronipote del Marciano Rossi a cui si accennava, si dichiara scettico sulla possibilità che si tratti di un falso. Pertanto sarebbe stato Marco Polo a scoprire le coste del Nord America ben duecento anni prima di Colombo e che comunque, i cinesi fossero a conoscenza di quel continente oltre l’oceano molti secoli prima della loro presunta “scoperta”.

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