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Marche, ragazza 20enne accusa: prima violentata e poi minacciata in casa con un machete

Il fatto risale a dicembre, ma è stato reso noto dopo l’evasione dai domiciliari del 37enne accusato di stupro.
A cura di Redazione
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L'evasione dai domiciliari di un uomo residente ad Osimo, in provincia di Ancona, ha fatto emergere un episodio di violenza sessuale risalente a dicembre del 2016, cui seguì un'aggressione con il machete qualche giorno dopo. Un uomo di 37 di origine nordafricana e residente ad Osimo si era invaghito di una giovane donna di 20 anni. Dopo insistenti avances senza successo, l'uomo è accusato di aver violentato per strada la ventenne, mentre stava rientrando a casa. La violenza sarebbe avvenuta a dicembre in pieno centro storico, ma in totale assenza di testimoni.

La donna ha sporto subito denuncia e si è presentata in pronto soccorso dove sono stati refertati i segni di un rapporto sessuale. Denuncia e certificati medici sono stati sufficienti a far partire un'indagine. L'uomo, appresa la notizia della denuncia, si è presentato il 21 dicembre in casa della donna, armato di machete. Nell'appartamento, sito in via Santa Lucia, il trentasettenne ha scorto la presenza di un altro uomo a lui noto, un ucraino di vent'anni, e pensando che la donna e l'amico fossero legati sentimentalmente, ha cominciato a sfondare la porta con il machete. Entrato nell'appartamento, è cominciata la colluttazione tra i due uomini, che ha provocato al ventenne una ferita da arma da taglio alla testa.

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