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Manovra, Renzi: “Nessun problema con l’Europa”. Verso compromesso a 0,3%

Sulla legge di Stabilità “non vi sono particolari preoccupazioni e problemi per l’Italia”, lo ha detto il premier da Bruxelles, dove sarebbe stato raggiunto un compromesso per sforamento sul deficit dello 0,30%.
A cura di Biagio Chiariello
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AGGIORNAMENTO 19.30 – Si va verso un accordo tra l’Italia e la Ue sulla manovra per una correzione del deficit strutturale dello 0,3% rispetto allo 0,1% previsto dalla legge di Stabilità. Lo si apprende a Bruxelles da fonti europee. Un’indicazione che Renzi non ha commentato direttamente al termine del Consiglio UE, limitandosi a dire: "Chiuderemo a quello che sapete…". Aggiungendo però "nelle prossime ore sarà chiuso quello che dev’essere chiuso".

Il premier Matteo Renzi ha fatto il punto sui temi trattati al Consiglio a Bruxelles. Prima una precisazione in merito alla lettera della Commissione Ue sulla legge di Stabilità per la quale "non vi sono preoccupazioni, nessun problema particolare. Nelle prossime ore sarà chiuso quello che deve essere chiuso. Credo che si risolverà, c'è spazio per trovare un punto di intesa. Oggi ci si è avvicinati abbastanza" a un accordo politico. Poi fa la voce grossa: “una presenza più forte dell'Italia, più orgogliosa e determinata: ogni anno l'Italia dà 20 miliardi all'Europa e ne prende indietro una decina, è un Paese che ha una forza e un'autorevolezza fuori discussione, quindi non viene a prendere lezioni o reprimende”. Insomma, il governo Renzi “non si ferma davanti a nessuno”, ribadisce il primo ministro italiano.

Tante riforme messe in cantiere per l'Italia

"L'austerità sta mettendo a rischio la ripresa", dice Renzi, anche perché la congiuntura economica non sembra vicina alla conclusione, come confermato ieri anche dall’agenzia internazionale Standard & Poor’s. Il presidente del Consiglio è tornato così ad insistere sulla opportunità di non ragionare solo in modo tecnico sugli interventi economici per le politiche di bilancio. Renzi ha inoltre confermato la volontà dell'esecutivo di fare la sua parte "per superare le attuali difficoltà" e ricordato "l'imponente programma di riforme messo in cantiere".

Renzi-Ue, si tratta per sforamento sul deficit dello 0,25%

La battaglia in corso in queste ore tra il governo italiano e l'Unione Europea sarebbe comunque vicina al compromesso: secondo le prime indiscrezioni, scrive Repubblica, Bruxelles potrebbe concedere al Belpaese un aggiustamento sul deficit strutturale dello 0,25 per cento rispetto allo sforamento dello 0,5 per cento denunciato nella lettera ricevuta dal commissario Jyrki Katainen. L'intesa sarebbe il risultato di un percorso negoziale che vede impegnati Roma, la commissione UE e il nuovo presidente Jean-Claude Juncker. L'obiettivo italiano è quello di arrivare alle stesse condizioni concesse alla Francia, che ha uno sforamento dello 0,8 per cento del deficit strutturale e che si vedrebbe garantito uno 0,5.

Padoan: "Mi auguro che la manovra non venga stravolta" 

"Mi auguro che il dibattito parlamentare sulla legge di stabilità possa apportare miglioramenti ma soprattutto sia mantenuta la sostanza compatta sia dal punto di vista dei saldi sia della logica della composizione". Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che aggiunge: "Non ci deve essere uno stravolgimento di questa legge".

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