Manovra: al via la Fase Due, tra liberalizzazioni, sviluppo e mercato del lavoro

Dopo il via libera alla Camera sul Decreto Salva Italia, i lavori per il governo sono tutt'altro che conclusi: al vaglio dovrebbero esserci i provvedimenti «più meditati», quelli che hanno l'obiettivo di far crescere il Paese in nome dei pilastri di Mario Monti «crescita, rigore ed equità».«Le misure approvate costituiscono solo l’inizio di un percorso – aveva detto il premier – che continuerà nelle prossime settimane con elementi più meditati ed organici».

La prima fase è stata quella più dolorosa per "i soliti noti" (vedi capitolo pensioni), la seconda dovrebbe colpire gli evasori, gli enti inutili e, soprattutto le varie caste, dai politici alla chiesa. Temi tuttavia sui quali ancora tutto tace. Qualcosa è emerso in merito a ciò che concerne liberalizzazioni, misure a favore delle imprese e mercato del Lavoro, oltre a quelli già disquisiti ieri di Ici (Imu) e frequenze televisive. Il problema è che il tempo è poco, come ha sottolineato più volte lo stesso premier, e non si rifiaterà neppure dopo l'approvazione in Senato (voto in Aula previsto tra il 21 e 22 dicembre). A tal proposito si vocifera che nell'appuntamento fisso di fine anno in Parlamento, il decreto Milleproroghe, possano scaturire nuovi provvedimenti, come, ad esempio, un'ondata di liberalizzazioni. Tuttavia, fonti vicine al Governo, riferiscono che nel decreto sarà possibile inserire solo piccoli ritocchi, per evitare di andare contro il presidente della Repubblica, Napolitano, che lo scorso anno manifestò dubbi sulla costituzionalità del provvedimento, bacchettando l'ex Ministro dell'Economia, Tremonti per le troppe modifiche.

Liberalizzazioni

Qualcosa andrà fatto, anche alla luce del retromarcia alla Camera sulla libertà di vendere i farmaci di fascia C nelle farmacie, e sulla liberalizzazione dei taxi, bloccata dalle lobby di settore. Il premier ha promesso di intervenire sulla questione, così come ha fatto pure il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, già presidente dell’Antitrust, che promette: «A gennaio ripresenteremo tutto».

Il mercato del lavoro

E' il Ministro del Welfare, Elsa Fornero, a discutere sulle pagine del Corriere della futura riforma del mercato del lavoro, annunciando interventi sul precariato ma anche sull'art.18. L’idea di fondo è quella di contratti a tempo indeterminato per tutti, inclusi i nuovi assunti, ma retribuzioni base più basse e aumenti legati alla produttività. Ma la formula della «flex secutiry», sicurezza flessibile, non piace a tutti. «Se pensano che noi andiamo a discutere solo sui licenziamenti stanno freschi» è il monito del segretario della Cisl Raffaele Bonanni.

Spesa pubblica down

480 miliardi di euro, è questa la cifra record che ha raggiunto la spesa pubblica italiana, almeno stando a quanto scrive Repubblica. Quindi la manovra potrebbe prevedere due correttivi: un freno che eviti alla spesa pubblica di aumentare oltre il 50% della crescita del PIL, valido sia per il governo che per gli enti locali, e uno sfoltimento di sconti ed esenzioni fiscali, che oggi sono 720 e costano all’Italia 253 miliardi di euro. «Nel complesso – si legge su Repubblica -, si potrebbero risparmiare circa 10 miliardi aggiuntivi».

Rilancio economia

Il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera sta lavorando gia' ad un pacchetto di interventi per le opere pubbliche e per le infrastrutture. A tal proposito la scorsa settimana il Cipe ha destinato 12 miliardi di euro per portare a termine e mettere in sicurezza le opere già programmate.