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Maltrattò il cavallo fino a ucciderlo, radiato l’atleta olimpico Paolo Margi

La Federequitazione ha usato con Margi il pugno di ferro, condannandolo per aver “agito con motivi abbietti e particolare crudeltà”.
A cura di S. P.
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Paolo Margi, atleta olimpico azzurro del dressage a Barcellona e Atlanta e istruttore federale, è stato radiato dalla Fise per la morte del cavallo che gli era stato affidato. Margi è stato condannato dal tribunale sportivo per aver “agito con motivi abbietti e particolare crudeltà” nei confronti di “Flambo”. Il cavallo era stato sottoposto ad allenamenti massacranti e alla somministrazione di farmaci controindicati. Nella sentenza del tribunale si legge che l'istruttore “sottopose il cavallo Flambo a un metodo di allenamento aggressivo, fonte di disagio tale da provocare la ribellione del cavallo, l'impennata, la rovinosa caduta a terra con conseguente frattura delle vertebre cervicali causa del decesso”. L'ex atleta olimpico avrebbe anche somministrato al cavallo dei farmaci controindicati, mentendo tra l’altro sulle cause del decesso.

Margi accusato in passato di maltrattamenti – La morte del cavallo Flambo fece molto scalpore e su Facebook comparve anche l’evento “Verità per Flambo”. Ai tempi Margi veniva fuori da un'altra accusa di maltrattamento per la morte di un cavallo da cui fu assolto nel 1998.

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