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Mafia Capitale, Buzzi a Carminati: “Grillo ha distrutto il Pd”

Dopo le elezioni politiche del febbraio 2013, il capo della cooperativa 29 giugno al centro dell’inchiesta manifesta al boss le proprio preoccupazioni per il cambio di clima politico nella Capitale: “Er problema è che non ce stamo più noi..”
A cura di B. C.
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“Il problema è che non ci stiamo più noi … una cosa incredibile… Grillo è riuscito a distruggere il Pd“. A dirlo sarebbe stato Salvatore Buzzi, il capo della cooperativa 29 giugno al centro dell'inchiesta Mafia Capitale, secondo quanto si legge sul Fatto Quotidiano. Uno sfogo rivolto al “cecato” Massimo Carminati, l'ex Nar e boss arrestato per gli affari sporchi dell’inchiesta che sta sconvolgendo Roma, tirando in ballo ex sindaci, collaboratori di ex ministri, personaggi di spettacolo e anche calciatori.

È l’aprile 2013 – scrive il Fatto – e gli uomini di Mafia Capitale rivelano d’avere un problema: l’ascesa del Movimento 5 stelle. Lo ammettono parlando dell’ultima nomina andata in porto, quella di Giovanni Friscon, alla municipalizzata romana Ama spa. Buzzi, intercettato dal Ros dei Carabinieri, lo definisce un “uomo nostro” e il 17 aprile esulta al telefono con il suo collaboratore Carlo Maria Guarany, anch’egli arrestato nella retata di Mafia Capitale: “La prima è che venerdì il nostro Fiscon farà il direttore generale di Ama al posto di Commini, nuovo A.D. (…) quindi sarà lui il numero uno … e vai!!!“, esulta il numero uno della “29 giugno”.

Buzzi è però preoccupato del clima politica del Paese. Alle elezioni politiche del febbraio 2013 il M5S  conquista il 25,56%, pochi punti di distanza lo separano dal Partito Democratico e dal PdL di Berlusconi. co. E allora i vertici della Mafia Capitale avvertono come anche a Roma l’aria stia cambiando:

“Er problema è un altro – conclude Buzzi – er problema è che non ce stamo più noi, semo … (inc). .. una cosa incredibile. Grillo è riuscito a distruggere il Pd“. E il Pd, per il sistema criminoso ipotizzato dagli inquirenti, è fondamentale. Non è un caso che Salvatore Buzzi, il 7 novembre scorso, abbia partecipato alla cena di finanziamento del Pd organizzata da Matteo Renzi, investendo 10mila euro per ottenere un tavolo. “A Buzzi – sostiene il suo braccio destro nella cooperativa 29 giugno, che non risulta indagato – Renzi è sempre piaciuto per il suo piglio decisionista”.

 Calvio: “Io nel M5s”. Ma il Movimento smentisce

Per adesso l’unico collegamento tra i 5Stelle e i vertici dell’organizzazione criminale secondo l'inchiesta su Mafia Capitale sembrerebbe essere Matteo Calvio. Una sorta di braccio destro di Massimo Carminati, per il quale avrebbe eseguito i i "lavori sporchi". Si occupava di intimorire le vittime della cosca, tanto da guadagnarsi il soprannome di "Spezzapollici". Lui che  Il 9 giugno 2012 scriveva su Facebook: “Da ieri sono diventato un membro dei Movimento 5 stelle. Stiamo aprendo presso le zone Infernetto, Acilia, Ostia uno studio dove daremo vita a questo movimento di Beppe Grillo. Chiunque fosse interessato ci contatti su Fb”. “Calvio è totalmente estraneo alla mia persona e a tutto il gruppo municipale Cinque stelle”, smentiva il 5 dicembre Paolo Ferrara, portavoce del Movimento del X Municipio di Roma. E anche la posizione dei vertici del M5S appare chiara: “Matteo Calvio non risulta iscritto, né hai mai ricoperto alcun incarico all’interno del M5s”.

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