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Maestro fa grugnire alunno di 7 anni per punizione, condannato a due mesi

L’insegnate era stato dileggiato dall’alunno di una scuola elementare di Bagheria e lo aveva punito, ma per i giudici è colpevole di abuso di mezzi di correzione.
A cura di A. P.
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Aveva fatto mettere a quattro zampe un piccolo alunno di 7 anni ordinandogli di grugnire per punizione, per questo un maestro di una scuola elementare di Bagheria in provincia di Palermo è stato condannato definitivamente a due mesi di reclusione con pena sospesa dalla Corte di Cassazione. I giudici infatti hanno ritenuto l'insegnate colpevole di abuso di mezzi di correzione condannandolo anche al risarcimento dei danni in sede civile e al pagamento delle spese di giudizio di 3.500 euro. I fatti risalgono al 2006 quando il maestro, oggi cinquantenne, stava facendo una supplenza nella scuola elementare siciliana. L'alunno di sette anni aveva offeso e deriso l'insegnante facendo il verso del maiale davanti alla classe così il maestro gli aveva voluto dare "una lezione" costringendolo a mettersi a terra a quattro zampe e a grugnire. Per i giudici però così facendo l'uomo ha commesso "una prevaricazione" e ha sbagliato a rispondere ad un atto da lui percepito come "bullistico" con una imposizione del potere.

Gli avvocati difensori avevano chiesto di considerare "il contesto culturale-ambientale" della scuola, e "la lezione di forte contenuto simbolico" imposta all'alunno, che aveva "gravemente compromesso la credibilità dell'insegnante" davanti alla classe. I giudici, pur ammettendo che il comportamento del bambino avesse "certamente messo in crisi la sua credibilità di docente", nella sentenza però hanno rilevato che rispondere con lo stesso dileggio all'offesa ricevuta abbia avuto "una ben più accentuata ripercussione sul piano psicologico" del bambino e anche "sulla sfera dell'onorabilità, che è patrimonio anche dei minori".

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