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Macerata, studente camerunense picchiato dal controllore del bus: “Torna a casa, negro”

Il ragazzo, che era provvisto del biglietto, è stato insultato e poi picchiato da un dipendente della società di trasporti pubblici Contram.
A cura di Davide Falcioni
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"Africa, torna a casa tua, africano, voi non dovete stare qua, negro, non avete mai il biglietto voi negri, tornatevene a casa vostra!". Sono le parole pronunciate alcuni giorni fa da un dipendente della Contram, società dei trasporti pubblici con sede a Camerino che serve tutta la provincia di Macerata. Le ingiurie sono state indirizzate a uno studente di colore originario del Camerun, Martin Narcisse Lekemo, che è stato anche colpito al volto da una testata finendo al pronto soccorso.

Sono scene che ricordano quelle tragiche avvenute sempre nelle Marche un anno fa, quando Emmanuel Chidi Namdi fu prima insultato poi ucciso dall'italiano Amedeo Mancini. Stavolta l'esito è stato fortunatamente molto diverso, anche se quello che è accaduto rivela un clima tutt'altro che facile. Il fatto è avvenuto il 21 luglio scorso. "Martin chiede giustizia non solo per se stesso – commenta l'avvocato del ragazzo Sabrina Carnevali – ma per tutti gli stranieri che potrebbero cadere vittime di razzismo".

Il ragazzo di colore insultato e preso a testate

La vicenda si è è verificata nel pomeriggio di venerdì. Martin aveva appena preso un autobus della linea Macerata – Camerino di ritorno da un negozio di Civitanova Marche, dove aveva acquistato una divisa da cameriere che gli sarebbe servita per iniziare a lavorare: con quei soldi avrebbe pagato le spese universitarie e aiutato la famiglia in Africa. I due ragazzi avevano timbrato il biglietto quando, poco dopo, è salito sull'autobus un uomo, un controllore fuori servizio, che ha chiesto il biglietto ai due giovani, che gliel'hanno mostrato chiedendo come mai non avesse fatto la stessa cosa con gli altri passeggeri del mezzo pubblico. E' in quel momento che si è scatenata l'ira dell'italiano. "Africa, torna a casa tua, africano, voi non dovete stare qua, negro, non avete mai il biglietto voi negri, tornatevene a casa vostra!", ha detto l'uomo, prima di avvicinarsi al volto di Martin Narcisse Lekemo e ferirlo al naso con una testata.

Il controllore sospeso dal lavoro

L'episodio è stato confermato da Andrea Nobili, garante regionale dei diritti: "Uno studente lavoratore extracomunitario, iscritto al terzo anno della facoltà di farmacia dell'Università di Camerino – ha dichiarato – è stato vittima di un'aggressione verbale e fisica, a sfondo razziale, da parte di un dipendente dell'azienda Contram", che era "in divisa e si è qualificato come controllore. Ricevuta segnalazione di quanto accaduto, l'Autorità di garanzia ha immediatamente contattato il ragazzo, costretto a cure ospedaliere, per esprimergli vicinanza e solidarietà". Per quanto riguarda il dipendente, invece, la Contram ne ha deciso la sospensione. L'uomo, ha spiegato l'azienda, non è un controllore, ma un addetto alle vendite dei biglietti a terra, che stava rientrando a casa dopo aver finito, quattro ore prima, il suo turno di lavoro. Pertanto, viaggiava sul bus da semplice passeggero.

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