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M5S: “Il Pd si preoccupa solo degli affari propri. Al voto subito, gli italiani hanno perso la pazienza”

Con un post sul Blog di Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle attacca il Partito Democratico e torna a sostenere la necessità di andare immediatamente a elezioni anticipate. “Si può andare al voto a giugno approvando la proposta del M5s per la legge elettorale a marzo e ad aprile sciogliere le camere. Se andate oltre, con le vostre beghe, con un premier invisibile, per prendervi la pensione, gli elettori se lo ricorderanno”.
A cura di Charlotte Matteini
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A seguito della lunga e contorta Assemblea Nazionale del Partito Democratico andata in scena domenica 19 febbraio all'hotel Parco dei Principi di Roma, in cui il Pd ha deciso di andare a congresso anticipato entro la prossima primavera per l'elezione del nuovo segretario e in cui, a margine della riunione, con una nota stampa diffusa in serata, la minoranza del Partito Democratico ha concretamente avanzato l'ipotesi della scissione più volte ventilata nel corso della scorsa settimana, il Movimento 5 Stelle protesta contro il partito di maggioranza ed evidenzia quanto sia assurdo dover attendere la risoluzione di beghe interne per poter permettere ai cittadini italiani di andare nuovamente a elezioni.

Con un post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo, quindi, il Movimento 5 Stelle quindi torna a sottolineare la necessità di andare a elezioni anticipate: "Se è vero che la pazienza è la virtù dei forti, gli italiani sono i più forti del mondo. Stanno dimostrando una calma incredibile nei confronti del governo e del partito che il governo ce l'ha in mano: il Pd. Pensate per un attimo a quello che stiamo subendo. Il Paese sta sempre peggio: disoccupazione, povertà, debito pubblico, imprese che chiudono, licenziamenti, pensioni da fame, giovani che fuggono.Uno scenario apocalittico", si legge.

"Da quando è iniziata la legislatura, durante la quale si sono succeduti tre premier che non hanno avuto alcuna legittimazione popolare, il Pd di governo si è occupato solo di salvare le banche demolendo i risparmiatori, di fare favori alle lobby del gioco d'azzardo e del petrolio, di fare tagli alla sanità e alla scuola, di abolire i diritti dei lavoratori, di fare una riforma costituzionale dannosa e giustamente bocciata dagli italiani, di fare una legge elettorale anti-Movimento5stelle salvo ripudiarla quando si sono resi conto che così non era e infine vederla demolita dalla Consulta. Quattro anni buttati al cesso", proseguono i parlamentari del Movimento 5 Stelle.

"Quattro anni di megastipendi a deputati e senatori che hanno lavorato solo per i propri partiti pigiando bottoni a chiamata. Quattro anni di rimborsi elettorali: 45,8 milioni di euro solo per il Pd. Dopo il 4 dicembre hanno detto che sarebbero andati via e che si sarebbe votato e invece ecco Gentiloni. E dagli italiani pazienza. Gentiloni doveva essere temporaneo e invece ora il Pd lo ha blindato garantendo che arriverà fino al 2018. E ancora pazienza. In questi giorni si sta consumando la scissione del Pd. Mentre il Paese si disintegra, il presidente del Consiglio si trastulla insieme al partito di governo in una spartizione di poltrone e poteri personali. L'italiano guarda, forse impreca, ma porta ancora pazienza, si rimbocca le maniche e continua ad andare avanti, ha altro a cui pensare; ‘la troveranno una soluzione' pensa, ‘mi lasceranno votare prima o poi'".

"Non sarà così. I mesi che ci attendono saranno devastanti. Il Pd non ha nessuna soluzione per il Paese, pensano alle banche degli amici, alle multinazionali che li finanziano e alle poltrone di parenti e colleghi. Gli italiani porteranno ancora pazienza, perché noi italiani siamo così, siamo persone per bene. Ma tutto ha un limite. Il limite è settembre, quando i parlamentari, dopo tutta questa farsa, si intascheranno finalmente la pensione. A quel punto la pazienza sarà esaurita. Ci sarà l'Armageddon dei partiti. L'italiano vorrebbe evitare di perdere le staffe, ‘lasciatemi votare' pensa ‘lasciatemi votare e fatemi scegliere il futuro che voglio per il Paese. Non tirate troppo la corda'. Non provocate oltre il popolo. Si può andare al voto a giugno approvando la proposta del M5s per la legge elettorale a marzo e ad aprile sciogliere le camere. Se andate oltre (con le vostre beghe, con un premier invisibile, per prendervi la pensione) gli elettori se lo ricorderanno", conclude il post del Movimento 5 Stelle.

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