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M5s denuncia Renzi: “Dopo le sue parole sul Ponte, boom in borsa di Salini-Impregilo”

Il deputato del MoVimento 5 Stelle Andrea Colletti denuncia Renzi dopo le parole sul Ponte sullo Stretto e il balzo in Borsa del titolo Salini – Impregilo.
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"Noi siamo pronti, se voi siete nelle condizioni di portare le carte e sistemare ciò che è fermo da dieci anni, noi sblocchiamo tutto". Queste parole, pronunciate da Matteo Renzi dal palco della Triennale di Milano, in occasione della mostra celebrativa dei 110 anni di attività della Salini – Impregilo, sono al centro di un esposto denuncia presentato dal deputato del MoVimento 5 Stelle Andrea Colletti. Nell'esposto al Tribunale di Roma, che vi mostriamo in anteprima, il parlamentare chiede che sia fatta piena luce sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio, alla luce del successivo (clamoroso) balzo in Borsa del titolo della società già appaltatrice del Ponte sullo Stretto di Messina.

Dopo l'apertura di Renzi a una ripresa del processo che dovrebbe portare alla costruzione del Ponte (interrotto con la messa in liquidazione della società Ponte sullo Stretto di Messina Spa, che ha peraltro un contenzioso aperto proprio con la società concessionaria, la Salini Impregilo), infatti, il titolo ha avuto un incremento deciso, con le azioni che hanno raggiunto addirittura quota 2,62 euro (valevano 2,46 solo qualche giorno prima).

Spiega Colletti: "Chi avesse comprato le azioni Salini Impregilo precedentemente a queste dichiarazioni, in un solo giorno avrebbe potuto avere un guadagno considerevole. Pensate che la società ha un valore in Borsa di oltre 1,2 miliardi di euro, con moltissimi finanziatori e detentori di azioni, le parole di Renzi hanno regalato guadagni enormi. Siccome noi del M5s non possiamo conoscere chi sono tali persone o se via stato uno scambio anomalo di azioni, chiediamo a Consob e Procura di Roma di fare chiarezza". Poi aggiunge: "Guarda caso adesso la Impregilo fa campagna elettorale per il si al referendum, come se ci fosse stato quasi uno scambio di favori, io ti faccio campagna elettorale con tutti i soldi che ho e in cambio tu mi dai il ponte sullo stretto di Messina".

Ecco il testo dell'esposto – denuncia presentato dal deputato del MoVimento 5 Stelle, che siamo in grado di anticiparvi:

Il sottoscritto Andrea Colletti […], deputato del Movimento 5 Stelle

espone quanto segue

in data mercoledì 27 settembre 2016 l’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, dal palco della Triennale, in occasione dell’inaugurazione della mostra per i 110 anni di Salini Impregilo, la società appaltatrice della grande opera infrastrutturale del Ponte sullo Stretto di Messina ha, proprio con riferimento alla realizzazione del ponte, dichiarato: “noi siamo pronti, se voi siete nelle condizioni di portare le carte e sistemare ciò che è fermo da dieci anni, noi sblocchiamo tutto”.

È risaputa a tutti l’inutilità e la pericolosità della infrastruttura del Ponte sullo Stretto, tenuto conto sia della notevole sismicità dell’intera area (terrestre e marina) su cui verrebbe ad insistere la grande opera che, aspetto non meno rilevante, delle ingenti somme di denaro pubblico già stanziate e impegnate dai precedenti governi per espropriare i terreni necessari per realizzare l’opera; importi che ammontano a centinaia di milioni di euro e che hanno già comportato un notevole ed inutile depauperamento delle Casse dello Stato.

Ma vi è un altro aspetto ancora più inquietante.

Il giorno dopo le dichiarazioni del Premier Renzi, la quotazione del titolo della Salini Impregilo presso la Borsa di Milano ha avuto un considerevole aumento, ben  il 6,75%, conseguenza certa delle dichiarazioni del Premier. Per una strana coincidenza,  per la quale si invoca l’intervento delle autorità competenti, altrettanto alto è stato il volume degli scambi con la conseguenza che quanti hanno avuto la “intuizione” di acquistare le azioni della Salini-Impregilo il 27 settembre 2016, antecedentemente alle dichiarazioni di Renzi, realizzando un guadagno astronomico.

Infatti a fine seduta di martedì 26 settembre 2016 il titolo Salini-Impregilo valeva € 2,46 per azione mentre già ad inizio seduta del giorno successivo era balzato ad € 2,51 ed alle ore 12:40, ovvero circa trenta minuti dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio aveva raggiunto addirittura gli € 2,62.

Da calcolare altresì che il giorno successivo, ovvero giovedì 29 settembre, il titolo è sceso sino agli € 2,54 per azione, scendendo sotto la soglia dei 2,50 venerdì 30 settembre.

All’attualità non si conoscono i nomi di coloro che erano a conoscenza delle intenzioni e delle conseguenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi ma, almeno in linea teorica, potrebbe configurarsi, qualora qualcuno si sia arricchito scientemente, il reato di manipolazione del mercato od altri reati collegati agli investimenti in Borsa, un’ipotesi tutt’altro che peregrina dal momento che com’è noto, il Sig. Matteo Renzi controlla “militarmente” la propria maggioranza parlamentare nonché altri gangli dell’economia pubblica Italiana,  come la Cassa Depositi e Prestiti.

Non potendosi, dunque,  escludere che qualcuno vicino a Renzi conoscesse anticipatamente i contenuti della dichiarazione da questi resa pubblicamente circa la disponibilità del suo Governo ad intraprendere e ultimare la realizzazione della tanto contestata opera del “Ponte sullo Stretto”, e dovendosi ritenere che, ove ciò si fosse verificato, abbia comportato illegittimamente un beneficio a quanti hanno acquistato numerose azioni della società Salini Impregilo in previsione del fausto aumento di valore.

Per tutti questi motivi, il sottoscritto Avv. Andrea Colletti

CHIEDE

a codesto Illustrissimo Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma

  • di voler esaminare il presente esposto al fine di accertare se i fatti descritti in premessa siano corrispondenti al vero e, in caso affermativo, se siano stati integrati dei reati e a chi sia imputabile la responsabilità degli stessi;
  • di verificare se il titolo della Salini-Impregilo abbia subito un anomalo scambio di contrattazioni nonché chi fossero coloro che, il giorno stesso delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio o anche il giorno precedente, abbiano investito su tali azioni, potendo quindi beneficiare di un guadagno certamente alto rispetto ai normali parametri;
  • di verificare chi fosse informato già in precedenza delle dichiarazioni del Sig. Matteo Renzi e se qualcuno abbia utilizzato tale informazione privilegiata per una propria utilità o per quella di una persona ad essa vicina per ragioni di parentela, di lavoro o di qualsiasi altra natura.

A tal fine si chiede di essere informati ai sensi dell’art. 406, comma 3 c.p.p. dell’eventuale richiesta di proroga delle indagini preliminari nonché dell’eventuale richiesta di archiviazione ai sensi degli artt. 90 e 408, comma 2 c.p.p. […]

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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