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Lotta al terrorismo: sì al controllo bagagli e alla polizia sui treni

Nove ministri dell’Unione Europea, tra i quali anche Del Rio, hanno proposto misure più efficati per contrastare il rischio di attentati sui treni.
A cura di Davide Falcioni
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A quasi dieci giorni dalla strage sfiorata in Francia, dove a bordo di un treno  Tgv Thalys che collega Amsterdam a Parigi si è introdotto un estremista islamico armato di kalashnikov, l'Europa si appresta a varare nuove leggi contro il terorismo mirate soprattutto a garantire la sicurezza sui convogli ferroviari. I ministri di nove stati  – per l'Italia Graziano Delrio (Trasporti e Infrastrutture) e Filippo Bubbico (viceministro Interni) – hanno deciso in un vertice nella capitale francese una serie di misure, tra le quali intensificare "l'uso di pattuglie miste" sui treni transfrontalieri, che già esistono e hanno dimostrato "la loro efficacia". Via libera anche all'idea di intensificare "i controlli sulle persone e sui bagagli" nelle stazioni ferroviarie. Allo studio anche l'idea di vende biglietti nominativi sui treni a lunga percorrenza.

Al termine del vertice il ministro Delrio ha dichiarato: "Ci sarà scambio di informazioni e più controlli. Ma non rinunciamo al criterio di Schengen della libera circolazione delle persone, perché è un fatto di civiltà e il terrorismo da questo punto di vista non ci piega". Poi ha aggiunto: "In Italia siamo sulla strada e sull'esperienza di altri Paesi dopo che abbiamo iniziato a controllare gli accessi ai binari con i varchi. Dobbiamo però fare qualche passo in più perché, come abbiamo visto, i pericoli esistono".

Il sottosegretario Bubbico ha spiegato che, dal suo punto di vita, la lotta al terrorismo si combatte anche con un attento monitoraggio di internet, coinvolgendo le grandi aziende internazionali fornitrici di servizi online, che "offrono indicazioni per l'identificazione dei soggetti che promuovono attività di reclutamento o addestrano al radicalismo violento. Il terrorismo dobbiamo combatterlo nell'immediato ma anche puntando al medio-lungo periodo, sconfiggendo la radicalizzazione violenta e agendo sulla coesione sociale, la tolleranza, la cultura, la consapevolezza".

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