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“Lorys ucciso dall’ex vescovo di Agrigento”, denunciato mitomane

Denunciato per calunnia un uomo che, dicendo di appartenere alle forze dell’ordine, aveva lasciato una lettera sul balcone di casa dei vicini di Davide Stival con la quale invitata il papà del piccolo Lorys a un incontro in cui gli avrebbe svelato il nome dell’assassino di suo figlio.
A cura di Susanna Picone
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A Vittoria, nella provincia di Ragusa, gli agenti della squadra mobile hanno bloccato e denunciato un uomo ritenuto un mitomane, A.R., 55enne di Pachino (Siracusa). Si tratta di un uomo che aveva detto di appartenere alle forze dell'ordine e aveva lasciato una lettera sul balcone dei vicini di casa di Davide Stival – padre del piccolo Lorys, il bimbo di 8 anni ucciso a Santa Croce Camerina lo scorso novembre – con la quale lo invitava a un incontro in cui gli avrebbe svelato il nome dell'assassino. Assassino che, a suo dire, sarebbe stato l’ex vescovo di Agrigento Carmelo Ferraro. Il 55enne dovrà ora rispondere di calunnia, interruzione di pubblico servizio, falso materiale, sostituzione di persona e usurpazione di titoli. Gli investigatori della squadra mobile hanno detto che il contenuto della missiva era particolarmente inquietante ma che non vi era alcun elemento utile alle indagini sull'omicidio del piccolo Lorys Stival. Per l’omicidio del bambino di Santa Croce Camerina è attualmente in carcere la mamma Veronica Panarello.

Il mitomane è stato individuato da agenti in borghese – Nella lettera il mitomane aveva scritto di voler incontrare in un giorno ed in un orario stabilito il papà di Lorys, Davide Stival, tenuto all'oscuro di tutto. Nella villa, nel giorno e all'orario stabilito nella lettera, si sono però presentati poliziotti in borghese che hanno identificato i presenti, tra cui appunto A.R., che gli agenti hanno notato in un angolo del parco mentre era intento a guardare chi entrava come se stesse aspettando qualcuno. L'uomo in un primo momento si è rifiutato di dare i documenti. In uno zaino gli agenti gli hanno poi trovato una maschera di Carnevale, una felpa con cappuccio, guanti, una tuta e una foto con tutte le generalità e gli incarichi ricoperti da monsignor Ferraro.

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