Lorys, nuovi particolari potrebbero scagionare Veronica Panarello

Continuano ad emergere nuovi elementi sulla morte del piccolo Lorys Andrea Stival, il bambino di otto anni ucciso nel novembre scorso a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Come spesso accaduto in questi mesi, è durante le trasmissioni televisive che vengono fuori nuovi dettagli e in questo caso è stata la trasmissione “Quarto Grado” a fornire nuovi elementi di indagine. In particolare, secondo quanto emerso dall’ultima puntata della trasmissione, il piccolo Lorys sarebbe morto in un orario diverso da quello pensato inizialmente e sarebbe stato ucciso nel luogo in cui è stato ritrovato e non in casa. Inoltre il piccolo Lorys, secondo quanto detto in trasmissione, non sarebbe morto per strangolamento ma a seguito di un forte trauma cranico avuto dopo essere stato gettato nel canalone, il luogo in cui il bambino è stato ritrovato ore dopo la sua scomparsa. Sono tutti elementi che, secondo la difesa della mamma di Lorys, scagionerebbero Veronica Panarello, che è al momento l’unica sospettata dell’omicidio del bambino. Secondo la difesa della Panarello, infatti, la perizia medico legale dimostrerebbe che la donna non avrebbe potuto uccidere il figlioletto: Veronica alle 9 era in casa e sarebbe uscita alle 9,23 così come documentato dalle telecamere di Santa Croce Camerina.

Nei giorni scorsi è emerso anche che gli inquirenti che indagano sul caso avrebbero prelevato delle tracce di terriccio ed erba nell'auto della mamma di Lorys, tracce che sarebbero state inviate ai reparti scientifici delle forze dell'ordine per essere analizzate in laboratorio. Lo scopo di queste nuove analisi sarebbe quello di accertare se le tracce rinvenute nella vettura della Panarello siano compatibili con il terreno presente nella zona del Mulino vecchio, dove è stato ritrovato il corpo senza vita del bambino. Per gli investigatori l'auto e i suoi spostamenti sarebbero la chiave di lettura per incastrare Veronica Panarello.