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Lorys, la sorella di Veronica Panarello: “Non le credo più, l’ha ucciso lei”

La donna accusata di aver ucciso il figlio di 8 anni è ormai sempre più sola. La sorella, Antonella, intervistata a “Quarto Grado” dice di non credere più a quello che dice. E si rivolge a lei stessa: “Smettila di fingere e assumiti le tue responsabilità”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Non credo più a quello che le esce dalla bocca". E’ un durissimo sfogo quello di Antonella Panarello, sorella di Veronica, la donna di Santa Croce Camerina (Ragusa) accusata di aver ucciso il figlio Lorys. Ai microfoni di Quarto Grado, la donna ai microfoni di Quarto Grado ha detto chiaramente di non credere più alle parole della 27enne: troppe le incoerenze, troppe versioni contraddittorie sulla morte del piccolo di 8 anni avvenuta il 29 novembre 2014. L'ultima, quella in cui Veronica arriva ad accusare il nonno paterno del piccolo Andrea Stival, proprio ad Antonella non è andata giù "Lui non c'entra nulla e poi perché una cosa del genere la ricorda dopo così tanto tempo?".

Veronica ha accusato il suocero dell'omicidio di Lorys

Veronica Panarello recentemente ha infatti confessato che Lorys sarebbe stato ucciso dal suocero perché erano amanti e il bambino li aveva scoperti. "Andrea Stival andava pazzo per suo nipote", ha assicurato la donna. "Perché poi, una cosa del genere non vai a ricordarla un anno dopo. O sbaglio?", ha aggiunto Antonella. Alla domanda se ritiene ancora che sia stata Veronica a uccidere Loris, ha risposto senza indugi: "Sì, assolutamente". Poi ancora, rivolgendosi alla sorella, ha detto: "Smettila di fingere, di dire cavolate, di dare la colpa alle persone. Smettila. Se hai fatto un'azione del genere assumiti le tue responsabilità".

Veronica Panarello è attualmente detenuta nel carcere di Catania, accusata di aver strangolato il figlio Lorys. Intanto è stata archiviata anche la posizione di Orazio Fidone, il cacciatore che trovò nel canalone del Mulino vecchio a Santa Croce Camerina, il corpicino del piccolo. La richiesta di archiviazione per la posizione dell’uomo, assistito dall’avvocato Giorgio Assenza, era stata avanzata dal sostituto procuratore Marco Rota ed è stata accolta dal giudice Claudio Maggioni.

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