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Loris Stival, la mamma Veronica: “Col mio arresto, mio figlio ucciso due volte”

Veronica Panarello, la donna accusata dell’omicidio di suo figlio Loris Stival, questa notte è stata trasferita dal carcere di Catania a quello di Agrigento. Intanto il suo avvocato: “Faremo ricorso al Tribunale della Libertà”.
A cura di Susanna Picone
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Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso a Santa Croce Camerina il figlio di 8 anni Andrea Loris Stival, è stata trasferita dal carcere di Catania a quello di Agrigento. Come precisa Sky, il trasferimento sarebbe avvenuto questa notte dopo che la mamma di Loris ha potuto incontrare per la prima volta suo padre Francesco Panarello, unico familiare che ha chiesto di vederla da quando è in carcere e che nei giorni scorsi ha detto di essere convinto dell’innocenza di sua figlia. Al momento non sono note le ragioni del trasferimento della Panarello dal carcere di Catania a quello di Agrigento. Intanto, il suo legale – l’avvocato Francesco Villardita – ha fatto sapere che presenterà ricorso al Tribunale della libertà contro l’ordinanza di arresto emessa dal Gip di Ragusa. Il marito della donna, Davide Stival, ha invece fatto sapere tramite il suo avvocato che si costituirà parte civile nel processo per l'omicidio del figlio, anche se questo sarà contro sua moglie. Anche se dovesse realmente risultare la moglie l’unica colpevole – ha spiegato il legale – il papà di Loris si costituirà parte civile.

Veronica: "Col mio arresto, Loris ucciso due volte"

"Mio figlio è stato ucciso due volte: la prima quando per mano dell'assassino ha smesso di vivere, la seconda quando mi hanno arrestata e messa in carcere come colpevole del suo omicidio". Lo ha detto Veronica al proprio avvocato Francesco Villardita dopo i funerali del figlio ai quali non ha preso parte. "Capita spesso che i detenuti vengano trasferiti – ha spiegato il legale della donna – è una decisione dell'amministrazione del dipartimento della polizia penitenziaria".

Dopo l’omicidio di Loris una stanza a misura di bambino nella questura di Ragusa

A pochi giorni dall’omicidio di Andrea Loris Stival a Santa Croce Camerina, la polizia di Ragusa ha realizzato con il contributo dei Club Service Soroptimist e il patrocinio dell'Unicef una stanza a misura di bambino per le audizioni protette. È stata presentata ieri alla presenza, tra gli altri, del Questore Giuseppe Gammino, del Prefetto Annunziato Vardè, del vescovo Mons. Paolo Urso e del procuratore Carmelo Petralia, che coordinata le indagini sull'omicidio bambino. L'idea di realizzare una stanza ad hoc per le audizioni protette è nata dall'esigenza di poter mettere quanto più possibile a proprio agio il bambino che viene a testimoniare negli uffici di polizia o ancora quando deve essere ascoltato poiché vittima di gravi reati. Un sistema di tende avvolgibili rende l'ufficio fruibile per l'ascolto di donne vittime di violenza o vittime di crimini efferati. La stanza è inoltre dotata di un impianto per la videoregistrazione dei colloqui quando richiesto e autorizzato e di impianti audio che permettono di far dialogare lo psicologo con i magistrati e gli investigatori presenti nella stanza adiacente, dove è anche installato un monitor per la visione delle immagini ed altri sistemi di ascolto delle conversazioni.

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