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Loris, il caso a una svolta? Il bimbo che rientra a casa non sarebbe la vittima

Un servizio della trasmissione Quarto Grado mostra come non sarebbe stata fatta ancora piena chiarezza su quanto accaduto a Santa Croce Camerina, dove il 29 novembre scorso è stato ucciso il piccolo Andrea Loris Stival.
A cura di Susanna Picone
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Il bambino che rientra nel cancello di casa Stival poco dopo il ritorno di Veronica Panarello non sarebbe Andrea Loris Stival, il piccolo ucciso il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina (Ragusa). È la trasmissione televisiva Quarto Grado a mostrare, in un servizio, le incongruenze nei filmati delle telecamere di sorveglianza di quel giorno. Quarto Grado mostra, in particolare, una ricostruzione che potrebbe scagionare Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris in carcere con la pesante accusa di averlo ucciso (ma che da sempre continua a dire di essere innocente). Secondo la trasmissione televisiva le analisi più approfondite condotte sul video che sembrava incastrare la mamma di Loris potrebbero invece scagionarla appunto perché il bambino che rientra nel cancello di casa potrebbe non essere la vittima. La mattina dell’omicidio la Panarello sarebbe uscita con i suoi due figli, il piccolo Loris e il fratellino, e sarebbe rientrata poco dopo seguita, sembra, da un bambino che però non sarebbe Loris, come sospettato inizialmente. Il bambino che rientra in casa, infatti, avrebbe dei vestiti diversi da quelli indossati quella mattina da Loris.

Gli elementi che scagionerebbero Veronica Panarello – Tramite un sofisticato software, i consulenti della Panarello avrebbero migliorato le immagini delle telecamere di sicurezza riuscendo a mostrare come il bambino che esce in un primo momento da casa indosserebbe dei colori diversi da quello che poi rientra nel cancello (e che secondo gli inquirenti è Loris). Inoltre – è emerso ancora dalla trasmissione Quarto Grado – sembrano esserci altri elementi a favore della difesa di Veronica Panarello: l’auto, ad esempio, che si vede transitare nei pressi del mulino vecchio dove il corpo del bambino era stato gettato non sarebbe la Polo della mamma della vittima, ma una Fiat Punto.

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