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Loris, depositata l’autopsia: “Strangolato tra le 8.30 e le 10, fascette compatibili”

Depositati i risultati dell’autopsia sul corpo del piccolo Loris Stival. Incidente probatorio nei prossimi giorni.
A cura di Antonio Palma
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Il piccolo Loris Stival è morto "tra le 08.30 e le 10 del 29 novembre 2014" per "asfissia da strangolamento" causata dall'utilizzo di "fascette di plastica". Sono questi i risultati definitivi dell'autopsia sul corpo del piccolo scomparso e poi ritrovato morto a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, l'anno scorso. I dati del referto sono stati consegnati e depositati oggi alla Procura della Repubblica di Ragusa e alle parti in causa dal medico legale Giuseppe Iuvara che ha svolto l'esame autoptico sul corpo del piccolo Loris. Come era stato anticipato alcune settimane fa, nel referto si "esclude che il piccolo sia stato vittima di violenza sessuale, anche in passato". Un particolare molto importante che emerge dagli esami invece è che le "fascette di plastica" usate per uccidere Loris "sono compatibili" con quelle che sono state consegnate dalla madre, Veronica Panarello, alle insegnanti del bambino di 8 anni due giorni dopo il delitto. Un elemento a carico della donna che si trova ancora in carcere con l'accusa di essere stata l'assassina del figlio ma che si è sempre dichiarata innocente.

Incidente probatorio nei prossimi giorni

Dopo essere stata ricoverata in ospedale per un malore avuto mentre era in cella nei giorni scorsi, Veronica Panarello infatti è stata riportata nel carcere di Agrigento. La convalida del suo arresto è stata confermata sia dal Gip di Ragusa che dal Tribunale del riesame di Catania dopo le prove raccolte dalla procura nei suoi confronti. Uno degli elementi chiave a suo carico riguardano in particolare le registrazioni delle telecamere di Santa Croce Camerina sui suoi spostamenti nel giorno della scomparsa di Loris e che smentiscono la sua ricostruzione davanti ai Pm. Proprio sui video e gli spostamenti della donna nei giorni scorsi è stato fissato per l'11 marzo l'incidente probatorio richiesto dalla procura. All'incidente probatorio, oltre ai magistrati e ai legali della parte lesa, cioè il papà di Loris Daniele Stival, parteciperanno gli avvocati dei due indagati nell'inchiesta, la mamma di Loris il cacciatore che ha trovato il corpo del piccolo, Orazio Fidone.

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