Lo spread scende a 90 punti base, è la prima volta dal 2010
Scende ancora lo spread. Il differenziale di rendimento, fra il Btp italiano a dieci anni e il Bund tedesco di pari scadenza è scivolato sotto quota 90 punti base (89,7) per la prima volta dal maggio del 2010. Un’ottima notizia per le finanze pubbliche che trova facile spiegazione nell’ottimismo del presidente della Banca centrale Mario Draghi, secondo il quale gli effetti delle misure di politica monetaria adottate dalla stessa Bce stanno già portando ai risultati sperati sulle economie dell’ Eurozona. Non solo spread. Ancora meglio la costatazione del tasso del decennale del Tesoro: è all’1,27% lordo e si tratta del minimo assoluto. Ora c’è quasi parità con lo spread i Bonos spagnoli e i Bund, che segna 89 punti per un rendimento dell’1,26%.
Sembra dunque che sui mercati non ci siano tensioni legate al futuro dell’economia greca o se, ci sono, escludono il rischio di contagio agli altri paesi mediterranei. Proprio stamattina l’agenzia di rating Fitch ha scritto in un rapporto che la zona euro potrebbe subire una scossa importante in caso di ‘Grexit’, ma è improbabile che un’uscita della Grecia dall’euro porti ad una una crisi sistemica come quella nel 2012 o la rapida uscita di un altro Paese.
Il dato è giunto durante una giornata di contrattazioni all'insegna della debolezza. Al termine degli scambi, Milano è avanzata dello 0,16%,Francoforte dello 0,41%. Sulla parità Parigi (+0,02%). Negative Madrid (-0,4%) e Londra (-0,71%). Fine di settimana al minimo, dal 2003,per l'euro, sotto 1,10 dollari. Sul listino in evidenza il comparto dei media anche dopo la decisione del cda della Rcs (+2,71%), seppur non all’unanimità, di dare in esclusiva a Mondadori (7,38%) la trattativa per la cessione della divisione libri. Sempre nel comparto, bene anche Cairo +1,96%, Gruppo L’Espresso +2,93% e Mediaset (+1,42%).
