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Lo scontro Renzi-Boldrini, litigio sul ruolo del Parlamento

Il premier l’aveva accusata di ingerenza (“potrebbe formare un partito con Landini”) per la presa di posizione sul ricorso ai decreti. La replica: “Non perdo tempo con le polemiche”.
A cura di Biagio Chiariello
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Ritenere appropriato il tenere in considerazione i pareri delle Commissioni e si limiti all’essenziale la decretazione d’urgenza “non significa affatto uscire dal mio perimetro istituzionale”. Intervistata dalla Stampa e  dal Secolo XIX, la presidente della Camera Laura Boldrini replica così alle critiche di Matteo Renzi. Andiamo con ordine. Il premier ha svelato un impegno preso con il presidente della Repubblica Mattarella e con le opposizioni: da oggi cercherà di ricorrere meno ai decreti, a partire dalla riforma della scuola. Ma a tale impegno si aggiunge l'accusa alla presidente della presidente della Camera di essere "uscita dal perimetro" delle sue competenze. E’ la critica mossa nei confronti della Boldrini da Renzi.

“Al contrario, difendere l’Aula – dice Boldrini nell’intervista – è  il mio primo dovere di presidente della Camera”. Risponde così la Presidente della camera alle parole di  Renzi che, più o meno ironicamente, diceva di vedere all’orizzonte la nascita di un partito guidato da Maurizio Landini o da Laura Boldrini. “Non mi spiego – sono le parole di Renzi – certe posizioni che ha preso negli ultimi giorni, uscendo anche dal suo perimetro di intervento istituzionale”.

Parole che la Boldrini non ha gradito affatto. “Ritenere opportuno – ha detto ancora Laura Boldrini – che vengano tenuti in considerazione i pareri delle Commissioni, così come che si limiti all`essenziale la decretazione d’urgenza non significa affatto uscire dal mio perimetro istituzionale. Al contrario, difendere le prerogative del Parlamento è il primo dovere di un presidente della Camera. In ogni caso – ha aggiunto Boldrini – non intendo alimentare ulteriori polemiche, anche se ritengo fisiologico che ci possa essere una certa dialettica tra istituzioni, soprattutto su questi temi”. Alla fine la Boldrini conclude: “Abbiamo un sacco di cose da fare e non abbiamo tempo da perdere in polemiche. Quello che dovevo dire l’ho detto”.

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