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Trump parte all’attacco: “Meno tasse e cambieremo sistema sanitario e finanziario”

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Dopo l'incontro con Obama, il presidente eletto ha già indicato le priorità della sua amministrazione che sembrano andare proprio nella direzione opposta a quella del predecessore.

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Trump: "Faremo cose spettacolari per gli americani"

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Lo aveva già messo in chiaro portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest: durante il colloquio tra Obama e Trump si sono affrontati temi difficili e i due non hanno risolto affatto tutte le loro differenze nonostante le dichiarazioni di circostanza sulla transizione dei poteri. E proprio al termine dell'incontro tra il presidente uscente e quello appena eletto, infatti, lo staff di Donald Trump ha lanciato alcuni dei temi fondamentali della prossima amministrazione statunitense che sembrano andare proprio nella direzione opposta a quella di Obama.

Trump in particolare ha annunciato che una delle sue prime riforme riguarderà l’abolizione dell’Obamacare, il sistema di assicurazioni pubblico che ha esteso la copertura sanitaria a 20 milioni di americani che ne erano sprovvisti appesantendo però gli esborsi per lo stato. Ma nel mirino di Trump non c'è solo la riforma della sanità. Secondo la stampa Usa, il presidente eletto, durante un incontro con lo speaker repubblicano della Camera Paul Ryan, avrebbe  promesso che ci saranno presto novità anche sul fronte delle tasse e su quello finanziario con una diminuzione delle imposte, come promesso in campagna elettorale, e la cancellazione della legge Dodd-Frank, la riforma del sistema finanziario voluta dal presidente Obama nel 2010. "Faremo cose assolutamente spettacolari per il popolo americano" ha assicurato Trump.

A cura di Antonio Palma
21:16

Hollande al telefono con Trump: "Chiarire presto su Ucraina, Siria, l'Iraq e Cop21"

hollande

Il presidente francese Francois Hollande ha parlato telefonicamente questo pomeriggio con il neoeletto alla Casa Bianca Donald Trump. Dalla telefonata, fa sapere l'Eliseo, è emersa la "volontà di lavorare insieme". Hollande ha parlato con Trump di "temi comuni", come "l'Ucraina, la Siria, l'Iraq e gli accordi di Parigi Cop21", in un colloquio che è durato circa sette-otto minuti. I due leader hanno "convenuto di lavorare insieme per chiarire le rispettive posizioni", hanno precisato le fonti dell'Eliseo. Poi hanno "ricordato la storia e i valori comuni dei due paesi e i rapporti d'amicizia tra la Francia e gli Stati Uniti". Ai giornalisti Hollande ha detto di non dimenticare la "solidarietà del popolo americano il 13 novembre e durante gli attentati di gennaio, così come avevamo fatto noi l'11 settembre 2001. I nostri due popoli sono molto legati". Il "dovere" del presidente francese "è di fare in modo di avere le migliori relazioni con gli Stati Uniti, ma sulla base della franchezza e della chiarezza".

A cura di Claudia Torrisi
19:16

Sindaco di New York: "Non consegnerò a Trump nessun dato su migranti irregolari in città"

New York, il ricordo dei poliziotti uccisi

Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha fatto sapere che non consegnerà al neoeletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nessun dato sui migranti irregolari che vivono a New York – anzi, il database che esiste potrebbe essere distrutto nei prossimi mesi. Il primo cittadino ha assicurato che non collaborerà mai con il governo di Trump e con il suo progetto di espellere dagli Stati Uniti 11 milioni di persone nel paese senza il permesso di soggiorno. "Non sacrificheremo mezzo milione di persone che vivono con noi, che sono parte della nostra comunità. Non ci prepariamo a dividere delle famiglie", ha detto de Blasio. Nel 2015 l'amministrazione di New York ha lanciato un'iniziativa che permette ai residenti senza visto o permesso di soggiorno di ricevere la carta di identità della città. Anche il sindaco Los Angeles, Eric Garcetti, ha confermato di non voler collaborare con Washington se farà richieste di questo tipo sulla questione immigrati.

A cura di Claudia Torrisi
17:34

Sanders: "Trump ritiri il suo intento di deportare i musulmani"

Se Trump intende seriamente essere il presidente di tutti gli americani ritiri il suo intento di deportare 11 milioni di musulmani.

A cura di Davide Falcioni
17:20

Juncker: "Con Trump rischio equilibri intercontinentali disturbati"

"E' vero che l'elezione di Trump comporta dei rischi di vedere gli equilibri intercontinentali disturbati sui fondamentali e sulla struttura", visto che "ho una lunga vita politica, ho lavorato con quattro presidenti Usa e ho constatato che tutto quello che si dice in campagna elettorale è vero un po' per tutti purtroppo": lo ha dichiarato il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker rispondendo agli studenti alla Corte di Giustizia a Lussemburgo.

A cura di Davide Falcioni
17:09

Trump: "Manifestazioni contro di me profondamente ingiuste"

A 48 ore dalla sua elezione alla Casa Bianca, e mentre continuano le manifestazioni di protesta in tutto il paese, Donald Trump ha affidato a un tweet il suo commento: "I professionisti della protesta, incitati dai media, stanno manifestando. Trovo ciò molto ingiusto".

A cura di Davide Falcioni
16:22

Juncker: "Con Trump perderemo due anni, non conosce il mondo"

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Non usa mezzi termini il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker che, rispondendo alle domande dei ragazzi alla Corte di Giustizia Ue a Lussemburgo, ha dichiarato: "Con Trump perderemo due anni: il tempo che faccia il giro del mondo che non conosce".

A cura di Davide Falcioni
11:46

Il Ku Klux Klan annuncia una parata per la vittoria di Donald Trump

VALLEY FORGE, PA - SEPTEMBER 25:  A Ku Klux Klan member salutes during an American Nazi Party rally at Valley Forge National Park September 25, 2004 in Valley Forge, Pennsylvania. Hundreds of American Nazis from around the country were expected to attend. (Photo by William Thomas Cain/Getty Images)

L'organizzazione suprematista Ku Klux Klan ha annunciato di voler organizzare una manifestazione di benvenuto in North Carolina per festeggiare la vittoria del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "La corsa di Trump ha unito la mia gente", si legge nella didascalia sopra il ritratto di Trump pubblicato dal KKK, ma la parola "race", in inglese, vuol dire sia "corsa" che "razza". Subito dopo la vittoria del candidato repubblicano un ex leader del Ku Klux Klan, David Duke, ha pubblicato un tweet sostenendo: "La nostra gente ha svolto un ruolo enorme!", rilevando dunque un peso del KKK nell'elezione di Trump.

A cura di Charlotte Matteini
07:40

Nuove proteste di piazza contro Trump, lui: "Incitati dai media"

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Non si fermano le proteste e le manifestazioni di piazza dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza statunitense. in molte grandi città del Paese migliaia di persone sono scese in strada urlando slogan e mostrando cartelloni conto il neo presidente. A Filadelfia un corteo composto da circa mille persone ha attraversato il centro della città fino alla stazione ferroviaria dove ha tentato di bloccare una delle principali arterie ferroviarie. Le manifestazioni più imponenti a Los Angeles e a New York, ma cortei si sono svolti anche a Boston, Chicago, Detroit, Seattle, Cleveland e San Francisco. A Oakland non sono mancati momenti di tensione con lancio di molotov, sassi e tre agenti lievemente feriti. A Portland, nell'Oregon, la polizia è intervenuta per fermare una protesta contro Donald Trump degenerata in "rivolta". A Washington circa 100 manifestanti hanno marciato dalla Casa Bianca al Trump International Hotel urlando slogan contro il presidente. Trump dal suo canto ha risposto attraverso twitter accusando i medi di fomentare le piazze: "Ho appena vinto un'elezione presidenziale aperta e di successo. Adesso contestatori di professione, incitati dai media, stanno protestando, Molto ingiusto!".

A cura di Antonio Palma
07:26

Telefonata di congratulazioni di Renzi

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Primo colloquio telefonico tra il presidente Usa appena eletto e  il nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il Premier ha telefonato al nuovo numero uno della Casa Bianca  per congratularsi intrattenendosi con lui qualche minuto la telefono. Come spiegano da Palazzo Chigi, nel corso del colloquio, il presidente del Consiglio ha ribadito l’importanza strategica dell’alleanza tra Italia e Stati Uniti e la volontà di lavorare insieme in vista della prossima presidenza italiana del G7 nel 2017.

A cura di Antonio Palma
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