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Gentiloni ha giurato al Quirinale: è il nuovo presidente del Consiglio

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato l'incarico al ministro degli Esteri per formare il nuovo esecutivo per uscire dalla crisi di governo. "Priorità: aiuti alle popolazioni terremotate e legge elettorale". L'opposizione però non ci sta.

16:59

Berlusconi al Quirinale: "Forza Italia non sosterrà mai un governo di larghe intese"

Berlusconi

Alle 16 del pomeriggio riprendono le consultazioni delle forze parlamentari al Quirinale, giunte al terzo e decisivo giorno al termine del quale il presidente della Repubblica probabilmente scioglierà la riserva a procederà a nominare il futuro presidente del Consiglio che andrà a sostituire il dimissionario Matteo Renzi. Questa volta è il turno di Forza Italia, che sale al Quirinale con una delegazione formata dai capigruppo Paolo Romano e Renato Brunetta, capitanata dal presidente del partito Silvio Berlusconi.

"Abbiamo illustrato a Mattarella quella che ci sembra l'unica strada possibile, l'approvazione in tempi rapidi di una nuova legge elettorale condivisa per poi consentire agli italiani di esprimersi con il voto. Dopo il voto dovrà riprendere il percorso costituente in termini finalmente condivisi. Cogliamo l'occasione per ribadire anche alla luce degli eventi di questi giorni la nostra considerazione per il senso di responsabilità istituzionale del presidente Mattarella e la fiducia nel suo ruolo di garante della vita democratica del Paese in questa fase delicata. Siamo pronti a discutere di legge elettorale, ma Forza Italia ribadisce che non appoggerà alcun governo e non è assolutamente disponibile a sostenere un governo di larga coalizione. Tocca al Partito Democratico esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura, che deve essere la più breve possibile", ha dichiarato il leader di Forza Italia a margine dell'incontro con il presidente della Repubblica.

A cura di Charlotte Matteini
16:13

Sel consegna a Mattarella la lettera di un cassaintegrato: "Tra poco sarò senza lavoro"

sergio_mattarella

Assunto dalla Sip nel 1991 e rimasto a lavorare per l'azienda nonostante le varie vicissitudini e cessioni di ramo d'azienda, ora Lucio Crisciulo, napoletano di 49 anni, dopo due anni di cassa integrazione rischia di rimanere definitivamente disoccupato e racconta con una lettera, consegnata dalla delegazione di Sel incontrata sabato mattina per le consultazioni parlamentari al Quirinale, la sua storia al presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

"Nel 1991 sono stato assunto alla SIP con contratto a tempo indeterminato, tutto sembrava andare per il meglio", racconta Lucio che, sull'entusiasmo di un futuro sereno, aveva anche acceso un mutuo per l'acquisto di una casa. Purtroppo, nel 2004, TELECOM, con una ‘cessione di ramo d’azienda', ha esternalizzato me ed altri 436 lavoratori immettendoci in una new co, chiamata MP Facilty. Il clima lavorativo è peggiorato di giorno in giorno, riducendo, con l’ausilio di una prima procedura di licenziamento, la forza lavoro da 436 unità a 220. Successivamente l’azienda è stata incorporata in una delle più grosse cooperative bolognesi (Manutencoop) ed i lavoratori vengono ridotti a 110. Ne consegue un periodo buio che vede approvare una prima trance di CIGS per un totale di due anni. Nel 2012 segue ‘una scissione d'azienda' e viene confermato un ulteriore periodo di CIGS. Attualmente ci sono stati concessi altri ed ultimi 10 mesi di CIGS, dopodichè seguirà, purtroppo, il licenziamento e noi lavoratori non saremo in grado di garantirci un minimo di vita dignitosa e io, non sarò nemmeno più in grado di sostenere le spese del mutuo", racconta Lucio, che prosegue spiegando le difficoltà che suo malgrado ha incontrato durante la sua vita professionale.

Nonostante le pene e l'amarezza, però, Lucio crede in quello Stato che pone il ‘Lavoro' come primo Articolo della sua Carta Costituzionale" ed è convinto che esistano "i presupposti necessari per ricostruire quel tessuto sociale ed economico di cui il Paese ed il mondo del Lavoro hanno bisogno" e proprio per questo motivo ha deciso di rivolgere l'accorato appello al presidente della Repubblica. "Per noi, la politica e le Istituzioni del Paese devono dare una risposta ai tanti, troppi Lucio che incontriamo ogni giorno sul territorio", hanno commentato i rappresentanti parlamentari di Sel.

A cura di Charlotte Matteini
14:58

Delegazione del Pd in riunione con Renzi a Palazzo Chigi

mattarella renzi

Una delegazione del Partito Democratico, composta dai capigruppo Ettore Rosato e Luigi Zanda, il vice segretario Lorenzo Guerini e il presidente dell'assemblea Pd, Matteo Orfini, è arrivata a palazzo Chigi per un colloquio pre-consultazioni con il presidente del Consiglio dimissionario Matteo Renzi.

A cura di Charlotte Matteini
13:01

Alfano (Ncd): “Governo di tutti o Renzi bis”

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“Abbiamo ribadito che siamo a favore di una comune responsabilità di tutte le forze volenterose che avranno un senso di appartenenza comune per formare un governo che affronti l'emergenza del disagio sociale, della povertà, della legge elettorale e della vicenda bancaria che corrisponde al tema del risparmio e dei conti correnti di tantissimi italiani. Questa è la strada e ci affidiamo al presidente della Repubblica. Qualora ci fosse un diniego da parte degli altri partiti, noi non saremmo contrari a un reincarico del presidente Matteo Renzi. Noi ci affidiamo al presidente della Repubblica”: è questo il senso del discorso che Angelino Alfano, presidente di Ncd e ministro dell'Interno, ha fatto ai giornalisti dopo le consultazioni con Mattarella. Per Alfano è necessaria “una chiusura rapida della crisi” e il nostro gruppo – ha spiegato – “è disponibile a non attendere” la sentenza della Consulta del 24 gennaio per cominciare a lavorare sulla modifica della legge elettorale. Con Alfano presenti i capigruppo a Camera e Senato, Maurizio Lupi e Laura Bianconi, e il coordinatore dei Centristi per l'Italia Gianpiero D'Alia.

A cura di Susanna Picone
12:12

Verdini (Ala-Scelta civica): “Sì governo per legge elettorale, anche Renzi bis”

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“Siamo pronti a dare il nostro sostegno per fare una nuova legge elettorale con il tipo di governo che il presidente Mattarella deciderà, anche un Renzi bis”, ha detto Denis Verdini con il capogruppo al Senato di Ala, Lucio Barani, dopo le consultazioni con Mattarella.

A cura di Susanna Picone
11:38

Si-Sel: “No a governo Gentiloni, serve discontinuità con Renzi”

La giornata del capo dello Stato Sergio Mattarella si è aperta con l'incontro di una rappresentanza di Sinistra Italiana-Sinistra ecologia. Una delegazione che, al termine dell’incontro, ha detto no a un Renzi bis chiedendo discontinuità, una riforma elettorale e poi il voto. No da parte di Sinistra Italiana-Sinistra ecologia anche a un eventuale governo Gentiloni: “Assolutamente no. Siamo molto chiari e netti. Discontinuità vuol dire discontinuità, non è solo Renzi ma anche chi per lui può dare lo stesso di tipo di impronta e continuità”, ha detto la capogruppo di Sinistra Italia al Senato Loredana De Petris.

A cura di Susanna Picone
09:40

Terzo giorno di consultazioni: tocca a Forza Italia, M5s e Pd

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Con la delegazione della Lega si è conclusa ieri la seconda giornata di consultazioni per risolvere la crisi di governo nata dalle dimissioni del premier Matteo Renzi a seguito della sconfitta nel referendum costituzionale di domenica 4 dicembre. Il presidente Sergio Mattarella ha ricevuto ieri 17 delegazioni parlamentari. Al termine della terza e ultima giornata di consultazioni di oggi – dalle 11 alle 19 – le delegazioni salite al Colle saranno state in tutto 23. In mattinata conferiranno Sinistra italiana, Ala-Scelta Civica di Denis Verdini ed Enrico Zanetti, Ncd di Angelino Alfano. Il pomeriggio, a partire dalle 16, si confronteranno con Mattarella prima Silvio Berlusconi alla testa di Forza Italia, poi il Movimento 5 Stelle rappresentati dai soli capigruppo e infine il Partito Democratico senza Renzi ma con Guerini, i capigruppo  Ettore Rosato e Luigi Zanda e il presidente Matteo Orfini.

Renzi, rientrato ieri a Roma, ha seguito le consultazioni a distanza da palazzo Chigi. Ha incontrato per due volte il ministro degli Esteri Pd, Paolo Gentiloni e in serata ha visto Dario Franceschini. Il ministro degli Esteri è in pole position per l'incarico di presidente del Consiglio per il dopo Renzi.

A cura di Susanna Picone
22:26

Di Maio: "Gentiloni avatar di Renzi"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse05-12-2016 RomaCamera dei Deputati. Conferenza stampa del M5S dopo i risultati del referendum costituzionaleNella foto Luigi Di MaioPhoto Fabio Cimaglia / LaPresse05-12-2016 Rome (Italy)Press conference by M5S after the results of the constitutional referendumIn the pic Luigi Di Maio
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
05-12-2016 Roma
Camera dei Deputati. Conferenza stampa del M5S dopo i risultati del referendum costituzionale
Nella foto Luigi Di Maio
Photo Fabio Cimaglia / LaPresse
05-12-2016 Rome (Italy)
Press conference by M5S after the results of the constitutional referendum
In the pic Luigi Di Maio

"Sarà un governo avatar": così Luigi Di Maio ha commentato l'ipotesi, che ora dopo ora sembra farsi sempre più probabile, di un incarico da Presidente del Consiglio all'attuale Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Gentiloni è l'avatar di Matteo Renzi", insiste Di Maio. "Noi chiediamo le elezioni il prima possibile e basta", aggiunge. E riguardo la possibilità di avere un governo fino a giugno? "E chi ce lo garantisce. Fanno un nuovo governo e tirano a campare. Basta con i governi che non passano per il popolo".

A cura di Davide Falcioni
19:25

Si conclude la seconda giornata di consultazioni: si riprende domani con M5S, Pd, Ncd e Fi

mattarella morto nipote

Con il confronto tra il presidente della Repubblica Serio Mattarella e i rappresentanti del gruppo parlamentare della Lega Nord, si conclude la seconda giornata di consultazioni al Quirinale. Domani, nella terza e ultima giornata di colloqui, il capo dello Stato sarà impegnato dalle 11 alle 18 nelle consultazioni con i rappresentanti delle maggiori forze parlamentari: la prima delegazione che salirà in mattinata al Colle sarà quella di Sinistra italiana e Sel, a seguire Ala di Denis Verdini, alle 12 sarà il turno di Ncd del ministro Angelino Alfano, alle 16 è previsto l'incontro con la delegazione di Forza Italia capitanata da Silvio Berlusconi, alle 17 il Movimento 5 Stelle e, infine, alle 18 sarà il turno del Partito Democratico guidato da Lorenzo Guerini e Matteo Orfini.

A cura di Charlotte Matteini
19:19

Lega Nord: "Al voto il prima possibile, non importa con che legge elettorale"

giorgetti

Ultimi in ordine cronologico, gli onorevoli Massimiliano Fedriga, Giancarlo Giorgetti in rappresentanza del gruppo parlamentare Lega Nord concludono questa seconda giornata di consultazioni al Quirinale. La posizione del Carroccio è netta ed è la medesima di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni: il voto degli italiani, espresso al referendum dello scorso 4 dicembre, ha dato un segnale, ovvero che il popolo ha bocciato riforma costituzionale e politiche del governo Renzi.

Per questo motivo, dunque, sarebbe giusto andare a elezioni, ridando la parola agli elettori italiani e permettendo loro di scegliere i propri rappresentanti. "Il popolo vuole votare e non gradisce Renzi presidente del Consiglio. Si deve andare al voto il prima possibile. Non ci interessa la legge elettorale. Basta che si voti il prima possibile. Ci sono leggi già usate che in un sol giorno possono essere reinserite nell'ordinamento".

A cura di Charlotte Matteini
18:57

Di Battista: "Ipotesi Gentiloni? Poco carismatico e sacrificabile. Un favore a Renzi"

Napolitano Presidente, la protesta davanti a Montecitorio

L'ipotesi Gentiloni, ventilata da più parti nel corso di queste ultime ore, non piace né ad Alessandro Di Battista né al Movimento 5 Stelle. Il deputato pentastellato ha espresso il suo disappunto su Facebook: "Sapete a cosa stanno pensando i politici del Pd? A quale presidente scegliere per far la legge elettorale contro il M5S senza che vi sia il rischio di oscurare Renzi che certamente si ricandiderà a Palazzo Chigi. Per questo nelle ultime ore si fa il nome di Gentiloni. Sarà vero? Non lo so. Ma so che è vero il loro ragionamento. Lo ripeto ancora una volta. Non gli interessa risolvere i problemi dei cittadini, gli interessa risolvere i problemi loro", spiega Di Battista.

"E Gentiloni sarebbe perfetto. Renziano di ferro, poco carismatico (qualcuno si ricorda una sua iniziativa come ministro degli Esteri?), fedelissimo alla linea del capitalismo finanziario e soprattutto sacrificabile. Potrebbe fare il presidente qualche mese senza mettere in pericolo Renzi il quale si potrebbe preparare ad un ritorno. In tutto questo chi pensa ai cittadini? Chi ai problemi del sud? Chi alle imprese massacrate dalle tasse? E soprattutto quanti sono i giornalisti capaci (giorno e notte, incessantemente) di ricordare a Renzi e Boschi la loro promessa di lasciare – non il governo ma la politica – in caso di vittoria dei No? Questi politici non impareranno mai. Devono solo trovarsi un lavoro, magari con il JobsAct!". conclude il deputato grillino.

A cura di Charlotte Matteini
17:19

Orlando: "Dopo il risultato del referendum è inconcepibile proseguire la legislatura"

Camera - Comunicazioni del ministro Orlando

"Io ho detto con nettezza che non si può prescindere dalle indicazioni del presidente Mattarella, ma un governo di legislatura è inconcepibile dopo l'esito del referendum. Dopo di che si tratta di vedere come chiuderla la legislatura, non come proseguirla. Penso che le altre forze politiche debbano sciogliere una contraddizione: se vogliono andare a votare, serve una legge elettorale e quindi un governo. Noi non abbiamo paura del voto, ma se vogliamo andare a votare lo dobbiamo fare con regole certe, e quindi serve una legge. Ma su questo serve la disponibilità delle altre forze politiche. Noi non siamo disponibili a fare da soli. Chi dice ‘al voto! al voto! dica come arrivarci", ha dichiarato il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

A cura di Charlotte Matteini
16:40

Fratelli d'Italia: "Il voto degli italiani va rispettato, elezioni entro marzo"

Giorgia Meloni

Riprendono le consultazioni al Quirinale dopo una breve pausa. Alle 16 è il turno di Fratelli D'Italia, gruppo parlamentare rappresentato da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Fabio Rampelli. A margine dell'incontro con il capo dello Stato, la presidente di Fdi è stata molto chiara e ha sottolineato come l'ipotesi di un Renzi bis sia irricevibile perché la vittoria del No al referendum dello scorso 4 dicembre ha sancito non solo il rigetto della proposta di riforma costituzionale dell'Esecutivo, ma anche e soprattutto una bocciatura delle proposte politiche di Renzi e dunque un eventuale reincarico sarebbe considerato intollerabile. "Noi vogliamo che il parere degli italiani venga rispettato, ma attualmente la maggioranza parlamentare esiste e dovrebbe prendersi le proprie responsabilità. La road map di Fratelli d'Italia è fare una legge elettorale in pochissimi giorni, entro la fine dell'anno. Quindi scioglimento a gennaio e voto entro marzo".

A cura di Charlotte Matteini
16:09

Emiliano: "Con le dimissioni da premier, Renzi ha rinunciato anche alla segreteria del Pd"

emiliano stipendi consiglieri

Secondo il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha fatto troppi errori e con le dimissioni da capo del Governo avrebbe sostanzialmente posto anche fine alla sua esperienza da segretario del Partito Democratico. "Se Renzi ha voglia di guidare la transizione fino al prossimo segretario lo fa, se si vuole dimettere prima ci sono i suoi vice. Nella sostanza, dimessosi da premier è come se si fosse dimesso anche da segretario. Perché è evidente che se ha sbagliato in una veste ha sbagliato anche nell'altra".

A cura di Charlotte Matteini
15:39

Cuperlo: "Dobbiamo ricostruire il centrosinistra, Renzi ha lacerato il Paese e il Pd"

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L'esponente della minoranza Dem Gianni Cuperlo sostiene che a questo punto sia necessario ricostruire il centrosinistra per renderlo nuovamente unito e competitivo, dicendosi parzialmente d'accordo con le posizioni espresse pochi giorni fa dall'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia: "Sono interessato a ricostruire un centrosinistra di governo che sia unito e competitivo. Penso, come Pisapia, che debba essere un campo largo, civico e alternativo alla destra in tutte le sue espressioni. Per riuscirci non basta solo il Pd ma senza il Pd la sinistra non vince", spiega Cuperlo, sottolineando la necessità di una svolta radicale "di contenuto e classe dirigente".

"Il tempo non è infinito perché c'è una destra nuova, reazionaria, che incalza e fonda il suo consenso sulla crisi delle democrazie. Ma anche questo dovrebbe spingere tanti a vedere il pericolo e a lavorare per una sinistra diversa", spiega Cuperlo, aggiungendo che Renzi "ha guidato questa stagione (del "cambio verso"), ha avuto intuizione e coraggio su alcuni temi ma ha anche lacerato il paese e diviso il suo campo. Al congresso servirà una alternativa radicale di impianto e concezione del partito. Sarà una sfida sul vero cambiamento possibile e necessario. Io lavorerò per quello". Il futuro del Partito Democratico, quindi, vede nel breve periodo la convocazione del congresso nazionale, mentre per quanto riguarda il Paese Cuperlo sostiene la necessità di andare a elezioni una volta approvate le nuove leggi elettorali: "Nessuno può immaginare di arrivare al 2018 ma mettiamo in sicurezza le istituzioni e le regole della rappresentanza".

A cura di Charlotte Matteini
15:29

Orfini: "Questa legislatura è finita, senza un accordo si va al voto"

Trasmissione "L'ultima parola"

In un'intervista a Repubblica, il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini sostiene che la vittoria del No al referendum costituzionale inevitabilmente porta alla fine di questa legislatura, improntata da sempre sulle riforme e legge elettorale: "Questa legislatura nasce con l'impegno solenne a fare riforme e legge elettorale. Così giustificammo maggioranze disomogenee. Il 4 dicembre questo film è finito. E questo porta alla fine della legislatura", spiega Orfini, sottolineando dunque che l'ipotesi delle elezioni anticipate non sarebbe poi così secondaria rispetto a un governo di scopo, ma al tempo stesso rimane da sciogliere il nodo dell'Italicum, che può essere applicato alla sola Camera dei Deputati e non al Senato.

"Resta il problema del sistema di voto, che è ciò che giustificherebbe il prolungamento della legislatura. Prima di decidere, però, chiediamo alle altre forze cosa intendano fare. Il M5S, ad esempio: propone di estendere l'Italicum al Senato mentre Di Battista vuole elezioni subito – ma non spiega chi nel frattempo governa. E Berlusconi? Reclama un tavolo sull'Italicum, ma non dice chi guiderà l'esecutivo", prosegue il presidente del Pd.

"Noi ci fidiamo e ci affidiamo al Presidente per risolvere la crisi. Penso che sarebbe utile al Paese rendere omogenee le leggi. Ma per farlo non basta il Pd e l'attuale maggioranza, perché le regole è meglio provare a scriverle insieme. Il Pd non ha paura delle elezioni. Aggiungo che anche durante il governo Monti non ero tra quelli che consideravano le elezioni un dramma: è la democrazia", sottolinea Orfini annunciando che lo stesso Partito Democratico indirà a breve un congresso, necessario a sanare spaccature e lacerazioni profonde createsi nel corso di quest'ultima campagna referendaria.

A cura di Charlotte Matteini
14:50

Civati: "Il Pd ha la maggioranza e dovrà indicare la strada, ma no a nuovo Governo Renzi"

Pippo-Civati-intervista

"No a un nuovo Governo Renzi, la pausa di riflessione mi sembra durata troppo poco. Questo Paese, dopo tre anni di riforme bocciate, deve avere una legge elettorale che dia il potere ai cittadini. Vogliamo un Parlamento che sia messo in condizione di discutere. La maggioranza è la stessa, è chiaro che senza Pd non si può fare nulla. Sarà responsabilità del Pd indicare una strada", ha dichiarato il leader di Possibile ed ex Partito Democratico, Giuseppe Civati lasciando il Quirinale.

A cura di Charlotte Matteini
14:46

Sinistra italiana: "Ipotesi Renzi bis incomprensibile, è stato bocciato dagli italiani"

Arturo Scotto

No a un ipotetico Renzi bis come si vocifera nei corridoi del Quirinale. Secondo il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana, Arturo Scotto, l'ipotesi di un secondo mandato a Matteo Renzi non sarebbe percorribile. "Un ritorno di Matteo Renzi a Palazzo Chigi sarebbe incomprensibile per i diciannove milioni di italiani che con il loro No hanno bocciato la sua riforma e le sue politiche. Il Parlamento deve essere messo nelle condizioni di approvare una legge elettorale in linea con la nostra Costituzione", ha spiegato Scotto.

A cura di Charlotte Matteini
14:41

Brunetta: "Occorre mandare via Renzi e il suo sistema di potere"

il Ministro della Pa Renato Brunetta

"Occorre un altro governo e il Partito Democratico ha il dovere di garantire un nuovo governo, visto che ha ricevuto il premio di maggioranza di 130 deputati alla Camera e che ha la maggioranza anche al Senato. Sarà il presidente della Repubblica a trarre la sintesi degli incontri di questi giorni, ma via Renzi, via il suo governo, via il suo sistema di potere", ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta.

A cura di Charlotte Matteini
13:26

Tosi: "Spero Mattarella scelga una figura di alto profilo, abbiamo bisogno di stabilità"

Al termine delle consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il leader di Fare!-Pri del Gruppo Misto alla Camera, Flavio Tosi, ha dichiarato: "Spero che venga scelta una figura di alto profilo internazionale, anche tenendo in conto le grandi e complesse sfide che il nostro Paese deve affrontare al livello internazionale. Se non si raggiunge il risultato di un governo a larghe intese, come sembra, allora venga un governo che affronti il tema delle legge elettorale e pochi altri. Penso a una legge che garantisca governabilità perché questo Paese ha bisogno di un vincitore delle elezioni in grado di governare. Ora l'auspicio è che si trovi un accordo che svelenisca il clima nel Paese".

A cura di Charlotte Matteini
13:16

I ministri Gentiloni, Padoan e Boschi incontrano Matteo Renzi a Palazzo Chigi

boschi Padoan

Mentre in queste ultime ore il presidente della Repubblica sta procedendo con le consultazioni dei gruppi parlamentari per designare il nuovo capo di governo, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni – in pole position nel totonomi – il capo del dicastero dell'Economia Pier Carlo Padoan e il ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi hanno raggiunto il presidente del Consiglio dimissionario Matteo Renzi per una breve riunione a Palazzo Chigi.

A cura di Charlotte Matteini
10:31

Crisi di governo: cosa sappiamo e cosa succede oggi

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Nel tardo pomeriggio di ieri sono iniziate le consultazioni al Quirinale per far fronte alla crisi di governo aperta ufficialmente in seguito alle dimissioni di Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio è salito al Colle mercoledì sera, al termine di una brevissima direzione del Partito democratico e dopo l'approvazione, in mattinata, della fiducia di Palazzo Madama alla legge di bilancio. Sergio Mattarella ha già incontrato i presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini e il presidente emerito della repubblica Giorgio Napolitano. Oggi sarà la volta delle delegazioni delle rappresentanze e dei gruppi parlamentari più piccoli, tra cui il Gruppo Misto e anche la Lega Nord, che ha anticiapato alle 19 di questo pomeriggio l'appuntamento inzialmente previsto per domani mattina. Le consultazioni continueranno fino a sabato – quando sono previsti i  gruppi di Forza Italia, Movimento 5 stelle e Partito democratico. Poi, il presidente della Repubblica si prenderà la domenica di riflessione e lunedì potrebbe annunciare la sua soluzione alla crisi. Anche se non è possibile escludere un nuovo round di consultazioni.

Tra le ipotesi in campo, a quanto pare, potrebbe esserci anche quella di un reincarico a Matteo Renzi – forte della maggioranza nelle due Camere – per portare il paese presto alle urne. Un'eventualità, però, che non piacerebbe particolarmente al segretario del Pd.

I partiti, comunque, sono piuttosto divisi sul da farsi. Stando a quanto emerso dalla relazione fatta da Renzi mercoledì pomeriggio in direzione Pd, la proposta dei dem è quella di un governo che coinvolga tutte le forze politiche, con l'obiettivo di cambiare almeno la legge elettorale. Forza Italia dal canto suo chiede che il Partito democratico indichi un nuovo premier e faccia un nuovo governo – ma esclude un reincarico a Renzi; mentre Movimento 5 selle e Lega Nord spingono perché si vada al voto il prima possibile, subito dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale sull'Italicum.

A cura di Claudia Torrisi
19:27

Terminato il colloquio Mattarella - Boldrini

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Dopo il Presidente del Senato, è la volta del Presidente della Camera Laura Boldrini, che ha incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le consultazioni relative alla formazione del nuovo Governo. Dopo circa 15 minuti di colloquio Boldrini ha lasciato il Quirinale senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.

A cura di Adriano Biondi
18:35

Grasso è il primo "consultato" da Napolitano, ma non rilascia dichiarazioni

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Il Presidente del Senato Pietro Grasso ha lasciato il Quirinale dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica. Grasso non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, dunque non sono noti i dettagli del suo confronto con Sergio Mattarella.

A cura di Adriano Biondi
12:17

Salvini: "Voto subito, a casa Renzi e Alfano"

A cura di Claudia Torrisi
12:15

M5s: "Al voto il più presto possibile, no a governo di lacrime e sangue"

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Con un post sul blog di Beppe Grillo, il M5s rilancia la sua posizione sulla crisi di governo: alla "nuova ondata di austerità" che aspetta l'Italia, "c'è una sola alternativa: un governo politico a guida M5S, che decida di reperire le risorse necessarie non da nuovi tagli allo stato sociale ma da sprechi, corruzione e deficit produttivo, ripudiando se necessario i folli trattati europei che ci strozzano dal 2008 e approvando la misura più urgente per il Paese: un reddito di cittadinanza condizionato per aiutare le moltissime famiglie in difficoltà e reintrodurle al lavoro".

L'unica soluzione per evitare un nuovo Governo "al guinzaglio di Bruxelles", secondo il M5s, "è il voto popolare, il più presto possibile. Sta al popolo italiano decidere se farsi guidare da un altro Governo tecnico o da un Governo politico, non ai partiti o ai burocrati europei".

La voce dell'opposizione è stata ignorata prima e dopo il voto referendario, nonostante le promesse del Governo:
– non si farà nulla della stabilizzazione dell'ecobonus fino al 2020 proposta dal M5S e promessa dal Governo prima del voto
– nessun accordo con l'Anci e i Comuni ormai sul lastrico, dopo anni di tagli ai trasferimenti statali
– nessun progresso sulla ricostruzione delle aree terremotate
– nessuna accelerazione degli investimenti produttivi.

Al voto! E senza scuse, la legge elettorale c'è già. E se i parlamentari non maturano la loro pensione d'oro chi se ne frega!

A cura di Claudia Torrisi
10:52

Zanda (Pd): "I numeri per un Renzi bis? La maggioranza c'è"

zanda

"Il Senato ha votato la fiducia al governo con un'ampia maggioranza". Così Luigi Zanda, capogruppo del Pd a Palazzo Madama, ha risposto alla domanda del Corriere della Sera se al Senato ci potrebbero essere i numeri per un Renzi- bis. "È la conferma – ha aggiunto – che le sua dimissioni sono una conseguenza del referendum, non della mancanza di maggioranza". Per indurre il premier ad aprire a un governo di responsabilità "non c'è stato bisogno di fare grande lavoro di convincimento. Una crisi di governo deve essere indirizzata a verificare se esistono maggioranze e formule per proseguire la legislatura". La maggioranza, ha concluso Zanda, "va ricercata con l'obiettivo di proseguire fino alla naturale conclusione della legislatura ma se non si trovano maggioranze, il voto è inevitabile". Per sapere chi guiderà il governo, però, "bisogna aspettare le consultazioni al Quirinale, ascoltare i gruppi e poi le valutazioni di Mattarella, leggo continuamente ipotesi di nomi, ma sono tutte opinioni personali di chi le formula, senza nessuna base politica".

A cura di Claudia Torrisi
10:26

Commissione Ue: "Non temiamo crisi bancaria in Italia"

Conferenza stampa sulle previsioni d'autunno Ue

La Commissione europea "non teme" una "crisi bancaria" italiana dopo le dimissioni di Matteo Renzi. L'ha ribadito in un'intervista a una radio francese il commissario per gli Affari economici e monetari Pierre Moscovici. "No, non temiamo una crisi bancaria", ha dichiarato, sostenendo che in Italia c'è "una crisi politica", ma "allo stesso tempo c'è una continuità, con un partito di maggioranza nelle due Camere, con Matteo Renzi che mantiene il potere e svolge gli affari correnti", mentre "il presidente della Repubblica fa le consultazioni per formare un governo".

In "qualsiasi ipotesi", dunque, "ci sarà una continuità di Stato, di responsabilità", ha aggiunto Moscovici che ha spiegato come sul tema delle banche italiane ci siano "delle discussioni in corso con diverse istituzioni, con la Banca centrale europea, con la Commissione europea", perchP "i problemi non sono cambiati dalla scorsa settimana, non sono peggiorati o si sono aggravati". "In Europa – ha concluso il responsabile di Bruxelles – abbiamo la possibilità di affrontare tutte le situazioni bancarie".

A cura di Claudia Torrisi
08:27

Il calendario delle consultazioni al Quirinale

L'ufficio stampa del Quirinale ha reso noto il calendario delle consultazioni che, dalle 18 di oggi, si apriranno al Colle, per far fronte alla crisi di governo in seguito alle dimissioni di Matteo Renzi:

Giornata di giovedì 8 dicembre 2016, ore 18,00 e a seguire

Presidente del Senato della Repubblica: Sen. Dott. Pietro Grasso;

Presidente della Camera dei Deputati: On. Dott.ssa Laura Boldrini;

Presidente Emerito della Repubblica Sen. Dott. Giorgio Napolitano.

Giornata di venerdì 9 dicembre 2016

Ore 10,00 Gruppo parlamentare Misto del Senato della Repubblica;

Ore 10,20 Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 10,40 Rappresentanza parlamentare della Südtiroler Volkspartei;

Ore 11,00 Rappresentanza parlamentare della minoranza linguistica della Valle d'Aosta;

Ore 11,20 Esponente della componente Alternativa Libera Possibile (AL-P) del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 11,40 Esponente della componente UDC del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,00 Esponente della componente Unione Sudamericana Emigrati Italiani (USEI-IDEA) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,20 Esponente della componente FARE!-PRI del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,40 Esponente della componente Movimento Partito Pensiero e azione (PPA-Moderati) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 13,00 Esponente della componente Partito Socialista Italiano (PSI)-Liberali per l'Italia (PLI) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 16,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale (FDI) della Camera dei Deputati;

Ore 16,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Democrazia Solidale – Centro Democratico (DeS-CD) della Camera dei Deputati;

Ore 17,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l'Italia, Moderati, Idea, Alternativa per l'Italia, Euro-Exit, M.P.L.-Movimento Politico Libertas) del Senato della Repubblica;

Ore 17,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Civici e Innovatori (CI) della Camera dei Deputati;

Ore 18,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per le Autonomie (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE del Senato della Repubblica;

Ore 18,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Conservatori e Riformisti (CR) del Senato della Repubblica ed esponente della componente Conservatori e Riformisti (CR) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati.

Giornata di sabato 10 dicembre 2016

Ore 10,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie (LNA) del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 11,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà (SI-SEL) della Camera dei Deputati;

Ore 11,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 12,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD-UDC) del Senato della Repubblica e del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD) della Camera dei Deputati;

Ore 16,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 17,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 18,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

A cura di Claudia Torrisi
07:56

Renzi si è dimesso, al Quirinale Grasso, Boldrini e Mattarella per le consultazioni

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Ieri Matteo Renzi ha rassegnato formalmente le dimissioni. Alle 19 il premier è salito al Colle, dove ha messo nero su bianco quanto annunciato nella notte di domenica, quando si è profilata la vittoria del No al referendum costituzionale. Una nota del Quirinale emessa ieri in serata spiega che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto il presidente del Consiglio, "il quale, essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di bilancio, ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti".

Aperta così la crisi di governo, da questo pomeriggio alle 18 inizeranno le consultazioni al Quirinale, che proseguiranno fino a sabato pomeriggio. I primi a essere incontrati da Mattarella oggi saranno i presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini e il presidente emerito della repubblica Giorgio Napolitano; gli ultimi, sabato, saranno i gruppi di Forza Italia, Movimento 5 stelle e Partito democratico.

La giornata di ieri è iniziata con l'approvazione in Senato della legge di Bilancio, su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Poi, alle 17 e 30, era stata convocata la direzione del Pd, durante la quale il segretario ha spiegato la sua posizione: "Siamo il partito di maggioranza relativa e dobbiamo dare una mano al presidente della Repubblica a trovare una soluzione", ha detto, proponendo che al Quirinale salga una delegazione "composta da uno dei due vicesegretari, Guerini, dal presidente" Matteo Orfini "e dai due capigruppo" Ettore Rosato e Luigi Zanda. E che la direzione del partito "sia convocata in modo permanente per consentire alla delegazione di venire a riferire quando vi saranno elementi di novità", perché "si decide insieme". Renzi ha poi spiegato che "se le altre forze politiche vogliono andare a votare noi siamo pronti, dopo il 24 gennaio. Se invece si vuole continuare la legislatura, allora serve che anche gli altri partiti se ne carichino il peso, perché non possiamo appoggiare da soli un Governo di responsabilità nazionale e sentirci ripetere che siamo ‘il quarto Governo non eletto'".

Le opposizioni, però, spingono perché si voti subito. Il Movimento 5 stelle ha depositato a Montecitorio una proposta di legge che estende i principi del sistema elettorale della Camera anche al Senato, in modo che, "il giorno dopo che la Consulta si sarà pronunciata, avremo già una legge elettorale per entrambi i rami del Parlamento". La Lega Nord, invece, minaccia che senza un voto in tempi celeri, chiamerà "i cittadini in piazza".

A cura di Claudia Torrisi
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