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Gentiloni ha giurato al Quirinale: è il nuovo presidente del Consiglio

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato l'incarico al ministro degli Esteri per formare il nuovo esecutivo per uscire dalla crisi di governo. "Priorità: aiuti alle popolazioni terremotate e legge elettorale". L'opposizione però non ci sta.

08:27

Il calendario delle consultazioni al Quirinale

L'ufficio stampa del Quirinale ha reso noto il calendario delle consultazioni che, dalle 18 di oggi, si apriranno al Colle, per far fronte alla crisi di governo in seguito alle dimissioni di Matteo Renzi:

Giornata di giovedì 8 dicembre 2016, ore 18,00 e a seguire

Presidente del Senato della Repubblica: Sen. Dott. Pietro Grasso;

Presidente della Camera dei Deputati: On. Dott.ssa Laura Boldrini;

Presidente Emerito della Repubblica Sen. Dott. Giorgio Napolitano.

Giornata di venerdì 9 dicembre 2016

Ore 10,00 Gruppo parlamentare Misto del Senato della Repubblica;

Ore 10,20 Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 10,40 Rappresentanza parlamentare della Südtiroler Volkspartei;

Ore 11,00 Rappresentanza parlamentare della minoranza linguistica della Valle d'Aosta;

Ore 11,20 Esponente della componente Alternativa Libera Possibile (AL-P) del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 11,40 Esponente della componente UDC del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,00 Esponente della componente Unione Sudamericana Emigrati Italiani (USEI-IDEA) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,20 Esponente della componente FARE!-PRI del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,40 Esponente della componente Movimento Partito Pensiero e azione (PPA-Moderati) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 13,00 Esponente della componente Partito Socialista Italiano (PSI)-Liberali per l'Italia (PLI) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 16,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale (FDI) della Camera dei Deputati;

Ore 16,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Democrazia Solidale – Centro Democratico (DeS-CD) della Camera dei Deputati;

Ore 17,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l'Italia, Moderati, Idea, Alternativa per l'Italia, Euro-Exit, M.P.L.-Movimento Politico Libertas) del Senato della Repubblica;

Ore 17,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Civici e Innovatori (CI) della Camera dei Deputati;

Ore 18,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per le Autonomie (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE del Senato della Repubblica;

Ore 18,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Conservatori e Riformisti (CR) del Senato della Repubblica ed esponente della componente Conservatori e Riformisti (CR) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati.

Giornata di sabato 10 dicembre 2016

Ore 10,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie (LNA) del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 11,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà (SI-SEL) della Camera dei Deputati;

Ore 11,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 12,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD-UDC) del Senato della Repubblica e del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD) della Camera dei Deputati;

Ore 16,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 17,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 18,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

A cura di Claudia Torrisi
07:56

Renzi si è dimesso, al Quirinale Grasso, Boldrini e Mattarella per le consultazioni

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Ieri Matteo Renzi ha rassegnato formalmente le dimissioni. Alle 19 il premier è salito al Colle, dove ha messo nero su bianco quanto annunciato nella notte di domenica, quando si è profilata la vittoria del No al referendum costituzionale. Una nota del Quirinale emessa ieri in serata spiega che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto il presidente del Consiglio, "il quale, essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di bilancio, ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti".

Aperta così la crisi di governo, da questo pomeriggio alle 18 inizeranno le consultazioni al Quirinale, che proseguiranno fino a sabato pomeriggio. I primi a essere incontrati da Mattarella oggi saranno i presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini e il presidente emerito della repubblica Giorgio Napolitano; gli ultimi, sabato, saranno i gruppi di Forza Italia, Movimento 5 stelle e Partito democratico.

La giornata di ieri è iniziata con l'approvazione in Senato della legge di Bilancio, su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Poi, alle 17 e 30, era stata convocata la direzione del Pd, durante la quale il segretario ha spiegato la sua posizione: "Siamo il partito di maggioranza relativa e dobbiamo dare una mano al presidente della Repubblica a trovare una soluzione", ha detto, proponendo che al Quirinale salga una delegazione "composta da uno dei due vicesegretari, Guerini, dal presidente" Matteo Orfini "e dai due capigruppo" Ettore Rosato e Luigi Zanda. E che la direzione del partito "sia convocata in modo permanente per consentire alla delegazione di venire a riferire quando vi saranno elementi di novità", perché "si decide insieme". Renzi ha poi spiegato che "se le altre forze politiche vogliono andare a votare noi siamo pronti, dopo il 24 gennaio. Se invece si vuole continuare la legislatura, allora serve che anche gli altri partiti se ne carichino il peso, perché non possiamo appoggiare da soli un Governo di responsabilità nazionale e sentirci ripetere che siamo ‘il quarto Governo non eletto'".

Le opposizioni, però, spingono perché si voti subito. Il Movimento 5 stelle ha depositato a Montecitorio una proposta di legge che estende i principi del sistema elettorale della Camera anche al Senato, in modo che, "il giorno dopo che la Consulta si sarà pronunciata, avremo già una legge elettorale per entrambi i rami del Parlamento". La Lega Nord, invece, minaccia che senza un voto in tempi celeri, chiamerà "i cittadini in piazza".

A cura di Claudia Torrisi
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