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PD, oggi la Direzione della scissione: Emiliano si candida contro Renzi, i bersaniani disertano

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La riunione di oggi ha il compito di nominare la commissione di garanzia che governerà la fase congressuale. E se da un lato si attende l'ultima parola di Michele Emiliano, dall'altro proseguono gli appelli all'unità del partito. L'ultimo è di Romano Prodi, che si dice "angosciato" per quello che vede come "un suicidio".

22:11

Bersani via dal Pd: "Non rinnovo più la tessera"

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 "Non ho fatto uno strappo ma non è più la stessa ditta", così l'ex segretario del Pd. Pierluigi Bersani ha annunciato la sua fuoriuscita dal partito spiegando che non rinnoverà più la tessera di iscrizione. "È certamente un passaggio non semplice ma anche quando hai dei dubbi, quando non sai cosa fare fai quel che devi" ha dichiarato Bersani intervenendo alla trasmissione tv Di Martedì su La7. "Non me la sento di rinnovare la tessera del Pd, non mi interessa partecipare a questo congresso, anche se rimango nel centrosinistra. Non è più la ditta, non è il Pd. Si è spostato. Noi non abbiamo fatto nessuno strappo, abbiamo chiesto questa discussione nei tempi normali" ha aggiunto l'ex segretario, proseguendo: "Sostengo il governo, lo sosterrò sempre ma chiederò di correggere qualche cosa, come sul lavoro e la scuola". Infine l'attacco a Renzi:"Dal primo giorno ho capito che con Renzi non mi sarei preso. Io con pochi voti ho vinto. Se questi qui con il 40% fanno vincere la destra li vado a cercare".

A cura di Antonio Palma
20:57

Speranza: "Al lavoro per nuovo soggetto di centrosinistra"

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"Prendiamo atto della scelta di Michele Emiliano di candidarsi nel PdR, il Partito di Renzi, ma dalla direzione Pd non è arrivata nessuna novità, noi andiamo avanti sulla strada della costruzione di un nuovo soggetto politico", così Roberto Speranza ha risposto a distanza a Michele Emiliano che oggi alla Direzione del Partito Democratico aveva invitato lo stesso Speranza e Rossi, coi quali aveva capeggiato l'ala dei ribelli,  a rimanere nel partito dopo l'annuncio della sua candidatura a segretario contro Matteo Renzi.

"Noi andiamo avanti sulla strada della costruzione di un nuovo soggetto politico del centrosinistra italiano che miri a correggere quelle politiche che hanno allontanato dal nostro campo molti lavoratori, giovani e insegnanti. Occorre iniziare un nuovo cammino" ha spiegato Speranza  interpellato dall'Ansa. Caustico anche il commento di Enrico Rossi che ospite a Otto e mezzo, ha dichiarato: "Ognuno ha il suo carattere, il suo modo di comportarsi. Con Emiliano ci saremmo dovuti risentire oggi, invece non l'ho sentito, il che evidentemente era un segnale di quello che poi è successo. Per me non sarebbe un comportamento normale"

A cura di Antonio Palma
19:03

Emiliano: "Spero che Rossi e Speranza restino nel Pd e lottino con me contro Renzi"

Michele Emiliano, riferendosi a Roberto Speranza ed Enrico Rossi, ha dichiarato che si augura rimangano nel Partito Democratico e lottino insieme a lui contro la segreteria uscente e per il cambiamento del Pd. "Naturalmente capisco che la loro scelta è difficile e complessa come la mia e sono a loro vicinissimo, qualunque sarà la loro scelta".

A cura di Charlotte Matteini
18:34

Napolitano: "Necessario salvaguardare la continuità e stabilità del governo"

napolitano-1

"Il punto fermo da salvaguardare è la continuità e la stabilità  del governo", sostiene l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dichiarando inoltre che proprio "l'instabilità politica è stata una delle debolezze di fondo dell'Italia in Europa". Per quanto riguarda l'eventuale scissione del Partito Democratico, l'ex presidente della Repubblica ha preferito evitare di commentare le vicende interne dei partiti.

A cura di Charlotte Matteini
18:17

La commissione di garanzia per il congresso: la lista dei componenti

matteo orfini

Nel corso della direzione del Partito Democratico, il presidente Matteo Orfini ha annunciato la composizione della commissione di garanzia che accompagnerà i membri al congresso anticipato. I nomi individuati da Orfini sono: Silvia Fregolent, Martina Nardi, Mauro Del Barba, Alberto Losacco, Caterina Bini, Ernesto Carbone, Tommaso Ginoble, Emilio Di Marzio, Teresa Piccione, Roberto Morassut, Micaela Campana, Claudio Mancini, Michele Bordo, Andrea De Maria, Paolo Acunzo, Lorenzo Guerini, Roberto Montanari, Antonio Rubino. Con la candidatura di Michele Emiliano a segretario del Partito Democratico, la commissione andrà successivamente integrata con un rappresentante indicato da Emiliano.

A cura di Charlotte Matteini
17:48

Orfini replica a Cuperlo: "No a primarie dopo le amministrative"

matteo orfini

Niente congresso a luglio, perché lo statuto non lo permette. "A norma di statuto, convocare il congresso a luglio non è possibile, perché bisogna farlo entro quattro mesi. Non è una direzione in cui fare proposte, perché consegnamo questo lavoro alla commissione di garanzia. Per me bisogna fare le primarie prima delle amministrative, su questo non sono d’accordo con Gianni (Cuperlo ndr)", ha dichiarato Matteo Orfini concludendo la serie di interventi dei vari membri del Partito Democratico. "Qui nessuno vuole cacciare nessuno, nessuno è felice della scissione. Cerchiamo di eliminare dal dibattito e dal congresso argomenti che ci lacerano", ha aggiunto poi Orfini, replicando all'intervento del candidato segretario Michele Emiliano.

A cura di Charlotte Matteini
17:26

Emiliano: "Mi candido a segretario. Renzi ha spaccato il Paese e cerca di impedire il dibattito"

Michele Emiliano ospite a "In Mezz'Ora"

"Avrei voluto dirlo in assemblea, ma il rispetto per Enrico Rossi e Roberto Speranza non lo ha consentito. Mi candiderò alla segreteria del Partito Democratico. Lo faccio perché è casa mia, casa nostra, e nessuno può cacciarci via. L’abbiamo costruita assieme a Romano Prodi e ai segretari che si sono susseguiti". Con queste parole Michele Emiliano inizia il proprio intervento in direzione e annuncia la sua candidatura a segretario del Partito Democratico, anticipata poche ore prima della riunione al Nazareno. Nel corso del suo discorso, Emiliano ha duramente attaccato il segretario dimissionario Matteo Renzi sostenendo che nel corso degli ultimi tre anni ha "inutilmente diviso in due il Paese". "Renzi ha inventato il congresso con rito abbreviato perché vuole impedire spazi di dibattito agli avversari, come le Feste dell’Unità dell’estate. In Assemblea Renzi non ha replicato lasciando tutti di stucco ed è arrivato al punto di irridere tutti noi non partecipando a questa direzione. Ha preferito eliminare gli avversari dal campo con i picadores di turno al fine di favorire il comando di un uomo solo".

“Anche stasera il tentativo di Cuperlo di ridare comprensibilità alla vicenda sta probabilmente naufragando su tatticismi sulle regole. Lo dico con la stanchezza di chi ha già compreso come andrà questa storia”, ha proseguito Emiliano. "Il segretario uscente ha mostrato con evidenza di essere soddisfatto della rottura. Ha fretta perché non vuole rinunciare alla posizione dominante e non vuole concedere agli avversari la possibilità di girare neppure la metà delle province italiane perché teme la sconfitta. Con Rossi e Speranza abbiamo condotto una riflessione comune, Enrico e Roberto sono persone perbene, di grande spessore umano che sono state offese e bastonate dal cocciuto rifiuto ad ogni mediazione. Renzi è il più soddisfatto per ogni possibile scissione".

“Mi candido nonostante il tentativo del segretario uscente di vincere il congresso a ogni costo e con ogni mezzo, approfittando di aver gestito tutto il potere economico, politico e mediatico. Ha fretta e non concede il tempo necessario a girare nemmeno la metà delle province. Perché i suoi errori, ove discussi, porterebbero a un suo indebolimento. Nonostante il poco tempo ci proveremo lo stesso perché per noi il congresso non sarà mai una prova muscolare. Di fronte a tanta avarizia, c’è stata tanta voglia di andare via come le migliaia di iscritti che se ne sono andati. Noi siamo qui a trasformare il fremito ad andare via nel riprendersi il diritto di cittadinanza dentro il Pd. Rappresentiamo una parte di Italia. In questa battaglia non abbiamo usato il tatticismo ma ci siamo fidati dei singoli militanti. Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”, ha concluso il governato della Regione Puglia.

A cura di Charlotte Matteini
16:33

Fassino: "Dobbiamo rimanere uniti perché è il nostro popolo che ce lo chiede"

piero fassino

"Il nostro popolo e i nostri iscritti in questi giorni si chiedono per quale motivo sta accadendo tutto questo. Non si sta nel Pd perché te lo chiede il segretario, si sta nel Pd perché si aderisce alla sua carta dei valori, ai suoi obiettivi e ai suoi programmi", ha sostenuto Piero Fassino durante il suo intervento in direzione, cercando di mediare e sanare la frattura con la cosiddetta minoranza Dem che non ha preso parte alla riunione convocata dal presidente Orfini. "Dobbiamo trovare spazi necessari per una scelta che sarà un danno per tutti, sia pure i margini siano stretti, dobbiamo ancora tentare di vedere se sono percorribili. C’è una corale domanda del nostro popolo di non dividerci, chiedo ai dirigenti che vogliono lasciare il partito di stare nel partito non perché lo chi chiede Renzi ma perché lo chiede il nostro popolo".

A cura di Charlotte Matteini
16:22

Cuperlo propone le primarie a luglio: "La scissione sarebbe un danno storico per il Pd".

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"Faccio mio questo auspicio, anticipato dal presidente dell'assemblea. Io so che questo non è il luogo e la sede dove duplicare il confronto di domenica, ma penso anche non possa essere il luogo dove ci limitiamo a registrare eventi che pensiamo essersi già consumati. Vi chiedo se possiamo alzare le mani e dire che è finita almeno una parte della storia in comune. Io continuo a ritenere che si tratterebbe di un danno storico destinato a immiserire la visione di fondo della nostra forza. Per questo penso che solo una carenza di spirito può impedirci di riaprire l’ultimo spiraglio”, ha dichiarato Gianni Cuperlo intervenendo in direzione, proponendo le primarie del Partito Democratico a luglio, chiedendo alla minoranza di rimanere nel Pd per le amministrative in programma la prossima primavera: “Proviamo a stupire tutti fuori di qui. Avviamo il congresso, con una prima fase di confronto politico-programmatico. Poi affrontiamo assieme le amministrative e chiudiamo questo percorso con le primarie per la scelta del segretario entro la prima parte del mese di luglio”, ha chiesto Cuperlo, facendo sua la proposta già avanzata la scorsa settimana da Michele Emiliano.

A cura di Charlotte Matteini
16:02

Orfini: "Renzi si è dimesso, non può risolvere i problemi ora. La scissione è evitabile"

matteo orfini

"L'Assemblea nazionale di domenica scorsa si è conclusa con l'indizione del congresso anticipato, viste le dimissioni del segretario nazionale Matteo Renzi. E proprio nel momento in cui Renzi decide di dimettersi da segretario, inizia una fase nuova e quindi è improprio rivolgersi a Matteo Renzi nella ricerca di risoluzione delle controversie inerenti questo congresso dato che non è più il segretario del nostro partito. A occhio e croce Renzi si ricandiderà, ma adesso non è segretario, inutile rivolgersi a lui. Quello emerso nella nostra assemblea e nelle ore successive, non rende inevitabili addii, ci sono ancora margini per ricostruire le condizioni dell’unità. Ho chiesto a Michele Emiliano, Enrico Rossi e Roberto Speranza di partecipare al congresso. Chiedo di ripensarci , perché ci sono le condizioni per evitare addii", ha dichiarato il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini durante il discorso di apertura della direzione del Pd che andrà a eleggere i componenti del comitato di garanzia che accompagnerà il partito nel percorso congressuale.

A cura di Charlotte Matteini
15:26

La diretta streaming della Direzione Nazionale del PD

 
A cura di Redazione
14:55

Emiliano scioglie la riserva: resta nel Pd e si candiderà alla segreteria contro Renzi

Michele Emiliano ospite a "In Mezz'Ora"

Poco prima dell'inizio della direzione del Partito Democratico convocata per la nomina della commissione di garanzia che presiederà tutta la fase congressuale, il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano ha ufficialmente sciolto la riserva e annunciato che non solo parteciperà alla direzione, ma si candiderà anche alla segreteria del Partito Democratico contro Matteo Renzi. Gli altri componenti della cosiddetta minoranza dem, Roberto Speranza ed Enrico Rossi, che con Emiliano per giorni hanno costituito il fronte scissionista del Pd, non parteciperanno alla direzione prevista per questo pomeriggio.

A cura di Charlotte Matteini
12:02

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Dopo l'assemblea di domenica e gli appelli di ieri, oggi il Pd torna a confrontarsi: è il giorno della Direzione del partito, la fine delle trattative e quello in cui la rottura ventilata nelle ultime ore dovrebbe materializzarsi. La riunione di oggi ha il compito di nominare la commissione di garanzia che governerà la fase congressuale e avrà quindi, come precisano al Nazareno, una funzione tecnico-procedurale. A gestire la transizione ci sarà il presidente del Pd, Matteo Orfini, ma è ancora da definire se sarà lui a guidare la commissione che fisserà regole e date del congresso e, soprattutto, se all'interno ci sarà anche un rappresentante di Michele Emiliano.

Matteo Renzi non parteciperà, perché non fa parte della Direzione – per lui, hanno fatto sapere i suoi, la partita è "chiusa" con le primarie ad aprile; mentre diversi membri della minoranza hanno già dichiarato nella giornata di ieri che non ci saranno: lo hanno annunciato con una nota sia Roberto Speranza che Enrico Rossi. "Disertare i luoghi della discussione non aiuta il confronto", ha detto ieri sera a Porta a Porta il vicesegretario uscente del Pd, Lorenzo Guerini, augurandosi che "ci possa essere qualche ripensamento".

E se da un lato si attende l'ultima parola di Michele Emiliano – sfidare Renzi nelle primarie di primavera oppure uscire dal partito – dall'altro proseguono gli appelli all'unità del partito. L'ultimo è di Romano Prodi, che, intervistato da Repubblica, si dice "angosciato" per quello che vede come "un suicidio". Piero Fassino, invece, si augura "che Emiliano non se ne vada" e "che Bersani non se ne vada, che Speranza non se ne vada, che neanche Rossi se ne vada", perché "c’è una storia comune, c’è un’idea del Paese e del partito che è comune": "Io non mi rassegno. In queste ore i contatti sono intensissimi tra di noi. La domanda è ‘perché'? Le ragioni per cui andiamo verso una scissione non sono plausibili, non sono comprensibili".

Intanto Andrea Orlando, Gianni Cuperlo e Cesare Damiano stanno lavorando a una candidatura alternativa a Renzi. Se la mia "è in grado di far ripensare chi ha preso la strada della scissione io sono in campo, più importante di noi è il destino del Pd", ha detto il ministro della Giustizia.

A cura di Adriano Biondi
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