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Liguria, turista lo accusa di tentato stupro, lui si difende: “Stavo orinando sul sentiero”

“Stavo orinando sul sentiero e la turista brasiliana è passata proprio in quel momento. Non avrei potuto trattenermi perché sono diabetico”, così si è difeso il 53enne marocchino arrestato con l’accusa di aver tentato di stuprare una donna alle Cinque Terre.
A cura di S. P.
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Qualche giorno fa una turista brasiliana ha raccontato di aver subito una aggressione lungo il sentiero che collega Vernazza a Corniglia, due delle Cinque Terre, in Liguria. La giovane ha detto di essere stata avvicinata, aggredita e spinta contro un muro mentre il presunto stupratore si spogliava tentando di violentarla. “Mi ha strappato la maglietta e il reggiseno, poi i pantaloncini. Non so come ho fatto a scappare”, ha raccontato fornendo ai carabinieri una descrizione dettagliata dell’aggressore, che poche ore dopo è stato arrestato. Si tratta di Mimoud A., un cinquantatreenne di origini marocchine che da tempo vive a La Spezia e che nei giorni scorsi è stato interrogato in carcere. E davanti al giudice si è difeso negando di aver tentato di violentare la turista. È il Secolo XIX a riportare la versione del marocchino. “Stavo orinando sul sentiero e la turista brasiliana è passata proprio in quel momento. Non avrei potuto trattenermi perché sono diabetico. E poi lei ha gridato e io ho perso l’equilibrio, le sono finito addosso. Forse l’ho sfiorata con una mano ma non le ho strappato i vestiti. Semmai è stata a lei a colpirmi più volte”, è quanto avrebbe detto l’uomo. Dopo l’interrogatorio il gip ha deciso di non convalidare il fermo sollevando una questione tecnica: trattandosi di una violenza sessuale solo “parziale” in quanto lo stupro vero e proprio non c’è stato, la custodia cautelare non avrebbe potuto essere il carcere. Così l'uomo è finito agli arresti domiciliari.

Polemiche in Liguria – La vicenda ha sollevato delle polemiche in Liguria e in particolare il consigliere regionale della Lega Nord Stefania Pucciarelli ha chiesto di togliere l’appartamento all’arrestato: “Non si possono dare i nostri alloggi ai maniaci sessuali, come hanno lasciato fare e tollerato i buonisti del centrosinistra. Ora vengano fuori nomi e cognomi dei responsabili di Arte che, alla Spezia, hanno assegnato la casa popolare al marocchino arrestato per violenza sessuale e già conosciuto dalle forze dell’ordine per dei precedenti”, sono le parole della rappresentante del Carroccio riportate dal Secolo XIX. A suo dire occorre “aprire un’inchiesta interna e togliere subito l’appartamento al pericoloso immigrato per consegnarlo agli italiani onesti e in difficoltà economiche, che da anni attendono in graduatoria”.

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