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Libia, accordo Sarraj-Haftar per cessate-il-fuoco ed elezioni. Macron: “Pace può vincere”

I due leader libici si sono stretti la mano a Parigi nell’incontro con il presidente Macron e hanno stabilito che nuove elezioni potranno essere indette a partire da oggi sotto la supervisione Onu.
A cura di Biagio Chiariello
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"Ci impegniamo a un cessate il fuoco e ad astenerci da ogni ricorso alla forza armata. L'unica lotta sarà quella al terrorismo". È la base dell’accordo raggiunto tra il premier libico, Fayez al-Sarraj, e il comandante dell’Esercito nazionale, Khalifa Haftar, a margine dell'incontro a la Celle Saint-Cloud, alle porte di Parigi. Un’intesa, raggiunta con tanto di stretta di mano con Emmanuel Macron al centro, contenuta nella dichiarazione congiunta in cui si fa riferimento anche alle elezioni sotto la supervisione Onu. Sarraj aveva recentemente proposto di indire un voto per il rinnovo del presidente e del parlamento nel marzo 2018.

Intesa raggiunta grazie a Macron

L’incontro era stato voluto proprio dal ‘proprietario di casa’, il presidente francese Emmanuel Macron. “Oggi la causa della pace in Libia ha fatto un grande progresso" ha detto Macron ringraziando i protagonisti dell’accordo «per gli sforzi fatti” dice il capo dell’Eliseo. “Molto è stato fatto, ma molto resta da fare”, ha detto Macron, assicurando ai due leader antagonisti della Libia che farà “di tutto per accompagnare i vostri sforzi nella riconciliazione e per lottare con efficacia contro il terrorismo”.

I contenuti dell'accordo per la Libia

Proprio la presidenza francese ha rivelato i contenuti della dichiarazione congiunta tramite una bozza di accordo diffusa anche dai media, in cui il premier e il comandante prendono "l'impegno solenne a lavorare per indire elezioni presidenziali e parlamentari il prima possibile, in cooperazione con il sostegno e sotto la supervisione delle Nazioni Unite". "Abbiamo deciso di lavorare alla creazione di una road map per la sicurezza e la difesa del territorio libico contro le minacce e i traffici di ogni tipo", incluso quello dei migranti, si legge ancora nella bozza preparata dalla diplomazia francese in vista dell'incontro. Fonti dell'Eliseo tengono tuttavia a sottolineare che si tratta solo di una bozza di lavoro: "La partita è ancora tutta da giocare. Il documento non è ancora finalizzato".

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