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Libia, 13 migranti morti soffocati: “Rinchiusi in container per 4 giorni”. Salva una bimba

La notizia riportata dal portavoce della Mezzaluna rossa libica, Mohamed Misrati, che ha aggiunto che il container trasportava 69 migranti in maggioranza provenienti dal Mali. I sopravvissuti per giorni non hanno mangiato né bevuto.
A cura di Susanna Picone
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Martedì scorso tredici migranti sono morti soffocati dopo essere rimasti rinchiusi per quattro giorni in un container in Libia. A riportare la notizia, che arriva dopo l’ennesima strage di migranti sulle coste libiche, è stato il portavoce della Mezzaluna rossa libica, Mohamed Misrati, che all’Ansa ha anche detto che il container trasportava in totale 69 migranti in maggioranza provenienti dal Mali. Tredici di questi non sono sopravvissuti mentre gran parte di quelli che si sono salvati stanno male perché sono rimasti per diversi giorni chiusi senza aria e senza la possibilità di mangiare né bere. Alcuni hanno riportato delle fratture composte. Tra i sopravvissuti in buone condizioni di salute, ha detto ancora il portavoce della Mezzaluna rossa libica, c’è una bambina di cinque anni. La piccola si chiama Aisha e, secondo le informazioni fornite dal portavoce, è adesso in compagnia del padre e sta bene. Anche tra le tredici vittime ci sarebbero dei minori, stando a quanto ha riferito la Mezzaluna rossa: una ragazza aveva tredici anni e un giovane quattordici.

Il container con i migranti ha viaggiato per quattro giorni tra due città della Libia – Il container con i migranti, secondo quanto precisato da Misrati, avrebbe viaggiato per quattro giorni tra due città della Libia. Stando a quanto scrive l’agenzia Ap, che cita un’altra fonte ufficiale della Mezzaluna rossa, le due città sarebbero state Bani Walid, che si trova nel centro del Paese, e Khoms, che si trova a ovest. Sul proprio account Twitter, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc) ha pubblicato sotto l'hashtag #StopIndifference (Basta indifferenza) le fotografie dei sopravvissuti insieme ai soccorritori e anche le drammatiche immagini dei corpi senza vita dei migranti nascosti da coperte.

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