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Libertà personali e xenofobia, l’Italia è meno tollerante di Botswana e Sri Lanka

Secondo il Legatum Institute Prosperity Index del 2015, il Canada sarebbe il paese meno xenofobo e più tollerante al mondo, fanalino di coda lo Yemen.
A cura di Charlotte Matteini
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Tra gli stati più intolleranti del mondo figurano Yemen, Egitto e Sudan, tra quelli di mentalità più "friendly", il Canada, la Nuova Zelanda, la Norvegia, il Lussemburgo e l'Islanda. L'Italia più o meno si attesta a metà classifica, con un ranking pari a 48 punti dal punto di vista della "personal freedom", 37esima nel ranking globale. Sono i dati relativi alla ricerca condotta dal think tank inglese Legatum Institute che ogni anno elabora il Prosperity Index, una classifica che ordina 142 nazioni di tutto il mondo calcolando per ognuna di esse otto diversi parametri: economia, imprenditorialità e opportunità di lavoro, educazione, salute, sicurezza, capitale sociale, governance e libertà personale.

Prosperity Index

Proprio quest'ultimo parametro, a sua volta suddiviso in tre sottocategorie – libertà di espressione e di parola, tolleranza verso le minoranze religiose e tolleranza verso gli immigrati – rivela il grado libertà personale di cui godono gli abitanti del paese oggetto di analisi. Il caso canadese, per esempio, viene portato come esempio di politica di inclusione sociale efficace, difatti il Canada risulta essere secondo il Prosperity Index, il paese meno xenofobo e più libero del mondo. Il 92% dei suoi abitanti, infatti, dichiara di essere tollerante verso gli immigrati e minoranze etniche e religiose, allo stesso modo per il 94% dei canadesi anche la libertà di espressione e parola sarebbe ampiamente garantita e protetta.

personal freedom

Curiosamente, l'Uruguay – progredita dal punto di vista della "personal freedom" sotto il governo dell'ex presidente socialista Pepe Mujica – si attesta al decimo posto della classifica, scavalcando di parecchie posizioni alcuni paesi europei ed occidentali di riconosciuta tradizione liberale come l'Inghilterra (dodicesimo posto), la Francia, ventunesima, e gli Usa, quindicesimi.

In Sudamerica, dal punto di vista delle libertà personali, i segnali sembrano incoraggianti, secondo il Prosperity Index. Difatti, guardando la classifica originata dal calcolo del solo parametro "personal freedom", Cile, Argentina, Bolivia, Brasile e Costa Rica si piazzano tra i primi 45 posti, sorpassando l'Italia di varie lunghezze. Il Belpaese, inoltre, piazzandosi al 48° posto risulta essere meno "libero" rispetto ad altre nazioni come la Romania, 37esima, il Botswana, 36esimo, la Polonia in 29esima posizione e lo Sri Lanka, 46esimo.

Analizzando la parte della classifica che raggruppa le nazioni meno tolleranti e meno aperte alla concessione di diritti e libertà personali ai propri cittadini, troviamo anche alcuni paesi europei, come ad esempio la Slovacchia in 63esima posizione, l'Ungheria 99esima e la Croazia, 111esima. Tra i dieci peggiori paesi dal punto di vista delle libertà personali, invece, secondo il Legatum Institute Prosperity Index del 2015, le nazioni più xenofobe sono Afghanistan, Mauritania, Algeria, Giordania, Angola, Haiti, Siria. Podio con Egitto, Sudan e Yemen.

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