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Letta: “L’Italia non interverrà in Siria senza mandato Onu”

La Camera dei Deputati discute delle mozioni sulla Siria: in Aula anche Enrico Letta che “ribadisce la vicinanza agli Usa” ma prende le distanze da intervento senza via libera Onu. Ma, avverte, “l’uso di armi chimiche è un crimine contro l’umanità”.
A cura di Redazione
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Nella seduta odierna la Camera dei deputati era impegnata nella "discussione delle mozioni Grande ed altri n. 1-00113, Migliore ed altri 1-00177, Speranza, Brunetta, Dellai e Pisicchio n. 1-00178 e Giorgia Meloni ed altri n. 1-00179 concernenti iniziative in relazione alla crisi siriana". Al dibattito, nel quale sono emerse impostazioni diverse ma non nettamente contrapposte tra le varie rappresentanze parlamentari, ha preso parte anche il Presidente del Consiglio Enrico Letta. Il capo del Governo ha ribadito la linea ufficiale del nostro Paese: no all'intervento senza egida Onu, ricerca di una soluzione alternativa per via diplomatica, apprezzamento della proposta russa di un controllo sull'arsenale siriano e della disponibilità Usa a valutare questo percorso, ma assoluta nettezza nella condanna dell'utilizzo di armi chimiche.

Concetti ribaditi nel corso dell'intervento, con parole che hanno trovato il plauso dell'Aula e non solo dai banchi della maggioranza: "L'uso delle armi chimiche è il confine invalicabile. La comunità internazionale deve assumersi le sue responsabilità e agire per prevenire l'utilizzo di questi strumenti banditi dalla coscienza dei popoli. Ma l'Italia non parteciperà ad interventi militari in assenza di un preventivo mandato dell'Onu. E dobbiamo essere impegnati per la costruzione di una linea comune tra tutti i paesi europei".

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