Legge di stabilità: via al reddito minimo garantito con soldi delle pensioni d’oro

Anche in Italia presto sarà dato il via ibera al reddito minimo garantito, lo ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Giovanni Legnini, illustrando il maxiemendamento alla legge di stabilità in discussione oggi al Senato e sul quale il governo ha posto la questione di fiducia. Come ha spiegato sempre Legnini, il reddito minimo garantito sarà finanziato con i soldi delle pensioni d'oro. Per il momento però sarà solo un progetto sperimentale avviato in alcune grandi città. "Negli emendamenti riformulati dai relatori vi è un importante intervento, seppur sperimentale, per il contrasto alla povertà: l'introduzione di un reddito minimo di inserimento in alcune grande aree metropolitane, che avvia un percorso" ha spiegato infatti Legnini in attesa del voto finale sulla legge di stabilità in programma questa sera a Palazzo Madama.

Nel dettaglio, nella legge di stabilità verrà abbassata da 150mila a 90mila euro la soglia delle pensioni d'oro da cui attingere per il contributo di solidarietà. In pratica con l'approvazione del maxiemendamento il contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro scatterà a partire da 90mila euro anziché da 150mila euro e andrà a finanziare il reddito minimo garantito. La misura di sostegno di inclusione sociale (Sia) prevista dal governo avrà per la fase sperimentale di tre anni uno stanziamento di 40 milioni di euro all'anno.

Soldi dei partiti per le calamità naturali, è questa un'altra importante novità della legge di stabilità prevista dal mexiemendamento presentato dal governo. Come ha spiegato sempre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, infatti il provvedimento prevede che i risparmi ottenuti dalla riduzione del finanziamento pubblico ai partiti andranno alle Regioni colpite da calamità naturali.  In totale i fondi destinati alle popolazioni colpite da terremoti o alluvioni  ammontano a circa 68 milioni di euro.