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Legge di Stabilità: slitta a venerdì il giudizio finale di Bruxelles

Venerdì la Commissione Europea darà il via libera ufficiale alle leggi di stabilità dei paesi dell’Eurozona.
A cura di D. F.
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Il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha commentato il via libera della Commissione Europea alla Legge di Stabilità: "Viste le condizioni stiamo facendo il meglio e questa mia convinzione è rafforzata dal giudizio della Commissione europea. Dobbiamo tenere conto della bassa crescita, dell'inflazione a zero e dell'alto debito pubblico. Con questi dati abbiamo fatto tutto quello che potevamo e Bruxelles ce ne dà atto". Il giudizio non era affatto scontato perché Bruxelles avrebbe potuto richiedere una manovra correttiva insieme a una procedura d'infrazione sul debito pubblico: tuttavia si è preferito lasciare al governo le scelte cruciali in materia economica, dando credito alla possibilità di portare a casa importanti riforme strutturali. L'impegno a proseguire su questa strada era stato assunto in una lettera di venerdì da Padoan: ora la prossima valutazione europea è attesa per marzo. "Sono convinto – ha detto ieri Padoan – che quanto stiamo facendo sulle riforme strutturali ci consentirà di superare anche quell'appuntamento, arriveremo alla primavera con diversi provvedimenti approvati, a partire dal Jobs Act, e le perplessità di qualche partner europeo sulla nostra capacità di approvare davvero le riforme, e di conseguenza di sostenere il debito pubblico, saranno eliminate. Per questo sono certo che non ci saranno problemi". Il giudizio finale sulle leggi di stabilità dei paesi dell'area Euro sottoposte all'attenzione dei capi di gabinetto della Commissione, andranno all'esame politico al massimo livello nel collegio dei commissari appositamente convocato venerdì prossimo. Lo si apprende da fonti diplomatiche Ue che motivano il rinvio con "un'agenda fitta".

Il ministro dell'Economia tuttavia attende con ansia il piano di investimenti europeo da 300 miliardi di euro, che dovrebbe essere presentato mercoledì a Strasburgo. Secondo Padoan "può davvero far cambiare le prospettive di crescita dell'Unione". Per questo l'Italia ha chiesto una fetta importante di quella torta: 87 miliardi di euro da poter spendere per ammodernare il paese.

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