Legambiente sulle polveri sottili: “48 città sono fuorilegge”

Si chiama "Mal d'aria" il nuovo dossier pubblicato da Legambiente sulla qualità dell'aria delle città italiane. I dati contenuti nel rapporto sono poco incoraggianti: ben 48 città hanno superato il limite giornaliero di polveri sottili nell'aria per più dei 35 giorni che la legge consente. Tradotto: la qualità dell'aria nelle nostre città è decisamente scarsa. La fonte principale dell'inquinamento in città restano i trasporti (a dicembre infatti fu lanciata da Legambiente Pendolaria 2010 per la "libertà di muoversi"). Le centraline di monitoraggio, poste nelle città, hanno rilevato quante volte è stato superato il limite giornaliero di polveri sottili nell'aria. La città con più "sforamenti" è Torino seguita da Frosinone e Asti. Ecco le top ten delle città con la qualità dell'aria più bassa (in parentesi il numero degli sforamenti):

• Torino (134)
• Frosinone (108)
• Asti (98)
• Lucca (97)
• Ancona (96)
• Napoli (95)
• Padova (94)
• Monza (92)
• Brescia (89)
• Alessandria (89)

La zona geografica più "malata" è la Pianura Padana: ben 30 delle 48 città in questione si trovano infatti in quest'area. La faccenda non è assolutamente da sottovalutare: secondo Legambiente, infatti, di  "mal d'aria" muoiono 15 persone ogni 10 mila abitanti. Non servono quindi spot o sporadici stop alla circolazione dei veicoli a motore; quello che occorre è un intervento strutturale che porti il Paese a risolvere l'annosa questione. I problemi che ha l'Italia in questo settore sono stati anche certificati dall'Agenzia europea per l'ambiente che ha posto Torino, Milano e Brescia in cima alla speciale classifica delle città più inquinate d'Europa.

Legambiente, che ritiene la questione "un'emergenza sanitaria e ambientale che l'Italia continua ad affrontare in modo poco efficace", tramite il suo sito ufficiale fa sapere che:

In Italia non è stato finora affrontato in modo efficace il problema dell'inquinamento atmosferico. La Commissione Europea infliggerà al nostro Paese una multa salatissima che sarà ben superiore al risparmio previsto dai tagli del Governo rispetto alle politiche per il disinquinamento. Denunce, proposte concrete e stili di vita più sostenibili sono la nostra risposta. Un impegno capillare, territorio per territorio, con tanti eventi e iniziative per difendere il diritto di respirare aria pulita.