31 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Lega Nord, truffa ai danni dello Stato: Bossi e Belsito andranno a processo

L’accusa è di truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato per circa 40 milioni di euro. Coinvolti anche altri tre esponenti del Carroccio. I fondi sarebbero finiti a Cipro e in Tanzania.
A cura di Biagio Chiariello
31 CONDIVISIONI
Immagine

L’ex leader della Lega Nord, Umberto Bossi, l'ex tesoriere del partito, Francesco Belsito, i tre membri del comitato di controllo dei bilanci e della cassa del Carroccio (Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e ed Antonio Turci), gli imprenditori Paolo Scala e Stafano Bonet. Sono stati tutti rinviati a giudizio per la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato da circa 40 milioni di euro. A chiedere il rinvio a giudizio era stato il pubblico ministero Paola Calleri e la decisione è stata presa stamani dal gip Massimo Cusatti. Gli accusati rispondono di truffa ai danni dello Stato perché – si legge nella richiesta di rinvio a giudizio -"in concorso tra loro con artifici e raggiri, traendo in inganno i revisori pubblici nominati dei presidenti di Camera e Senato deputati al controllo di regolarità di tale rendiconto e traendo in inganno gli stessi presidenti che disponevano la liquidazione dei rimborsi, ottenevano la somma di circa 40 milioni di euro". Il giudice, nel corso dell'udienza preliminare, ha riunito i tre fascicoli che dalla Procura di Milano sono stati trasmessi a Genova. C’è da dire che nei confronti di Belsito ci sarebbe anche l’accusa di appropriazione indebita aggravata. Il processo prenderà il via il prossimo 23 settembre di fronte ai giudici della seconda sezione penale, primo collegio.

Le accuse nei confronti di Bossi e Belsito

Secondo la procura, l’ex tesoriere si sarebbe impossessato della somma complessiva di 5,7 milioni di euro. Una prima tranche di 1,2 milioni di euro stornata "dal conto corrente della Lega attraverso un bonifico in favore della società inglese Krispa Enterprices della quale Paolo Scala era titolare effettivo, presso la banca di Cipro, somma della quale una parte pari a 850 mila euro è stata restituita nel febbraio 2012". Una seconda cifra, pari a 4,5 milioni di euro, sarebbe stato trasferito, sempre tramite bonifico, dal conto del Carroccio a quello "intestato a Stefano Bonet presso la Fbme Bank della Tanzania, somma non accreditata per il rifiuto di quest'ultima banca, la quale non aveva ritenuto sufficiente la documentazione allegata, ma restituita soltanto nel febbraio 2012". Nel provvedimento erano state indicate come parti offese la Camera dei Deputati, il Senato e la Lega Nord.

31 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views