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Le sorelle di Cocò Campolongo trasferite in un luogo segreto

Le sorelle del bambino ucciso in un agguato di ‘ndrangheta sono state allontanate dalla famiglia.
A cura di D. F.
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Ricordate la tremenda storia di Cocò Campolongo, il bambino di soli 3 anni ucciso in un agguato insieme al nonno e a una donna straniera a Cassano allo Jonio nel gennaio del 2014? Ebbene, le sue due sorelline sono state trasferite e allontanate dalla famiglia per essere portate in un luogo segreto al di fuori della Calabria. A nulla è valso l'appello del leader del movimento Diritti Civili Franco Corbelli, che aveva chiesto ai giudici del Tribunale dei Minori diCatanzaro di non separare le bambine dai genitori. Il padre del bambino, Nicola, si trova agli arresti domiciliari mentre la madre Antonio Iannicelli è tornata in carcere per scontare una vecchia pena. Il piccolo Cocò ha vissuto in cella con lei a Castrovillari, dove era detenuta, fino all'età di tre anni, poi venne affidato al nonno. Fu una fatalità a porre fine alla vita del piccolo, trovatosi vittima dell'agguato teso da soggetti rimasti ancora ignoti al nonno Giuseppe Iannicelli. I corpi carbonizzati dei tre vennero trovati all'interno di una'auto bruciata.

Le indagini sulla vicenda avrebbero rivelato l'intenzione del nonno del bambino di pentirsi: intenzione espressa in una missiva inviata alla moglie. Sul caso, tuttavia, gli inquirenti devono ancora fare luce in modo pieno e definitivo.

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