Le ragazze scout americane aprono alle transgender. E’ polemica
Le bambine e ragazze transgender “sono le benvenute” nelle Girl Scouts of the United States of America, praticamente le scout americane. Una posizione che ha attirato non poche polemiche da parte di alcuni gruppi conservatori e religiosi durante la scorsa settimana, perché, a loro parere, viene concesso a "ragazzi confusi" di unirsi al gruppo. "La nostra posizione non è nuova", ha replicato Andrea Bastiani Archibald, uno dei leader della Girl Scouts degli Stati Uniti. "È conforme con il nostro impegno continuo per l’inclusività". Ma l'American Family Association ha già avviato una petizione online per chiedere all'organizzazione di limitare le adesione alle "ragazze biologiche". Fino a ieri sono state raccolte quasi 40mila firme elettroniche. "Questo significa che le ragazze dell'organizzazione saranno costrette a riconoscere e accettare il transgenderismo come stile di vita normale", si legge nella petizione. "Ragazzi in gonne e ragazzi truccati diventeranno una parte del programma. Questo cambiamento metterà giovani ragazze innocenti a rischio", continua la nota.
"La nostra missione è creare ragazze coraggiose, sicure di sè, e di carattere, che rendano il mondo un posto migliore. E questa missione si estende a tutti i membri, e attraverso il nostro programma, vogliamo che le ragazze sviluppino le capacità di leadership necessarie per far progredire la diversità e promuovere la tolleranza", ha scritto Archibald sul proprio blog. Questo non vuole dire che il Girl Scouts USA può costringere gli enti locali ad accogliere chiunque. Ci sono 112 Girls Scouts in tutti gli Stati Uniti, ed ognuno funziona in modo più o meno autonomo. L'organizzazione nazionale fornisce semplicemente una guida per i Girl Scout locali su molte questioni. "L’eventuale inclusione di ragazze transessuali viene gestita a livello locale, caso per caso, con il benessere e l'interesse di tutti i membri" ha aggiunto Archibald.