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Le Olimpiadi cambiano volto: giochi in più città. Roma spera

Approvate dal Cio le riforme organizzative per i prossimi Giochi Olimpici all’insegna di una maggiore sostenibilità dei costi di gestione.
A cura di Marco Beltrami
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Le Olimpiadi cambiano volto. Il Comitato Olimpico internazionale ha approvato a Montecarlo la riforma che prevede nuove linee guida nell'organizzazione del massimo evento sportivo mondiale. Una serie di cambiamenti che permetteranno alle Olimpiadi stesse di andare di pari passo con una gestione più oculata dei costi anche per evitare spese eccessive come quelle folli del passato. La più grande novità riguarda soprattutto le città ospitanti che potranno cedere alcune prove ad altre città della stessa Nazione oppure a quelle di un altro Paese limitrofo. Un provvedimento che va di pari passo con la limitazione delle presentazioni pubbliche con la maggiore possibilità di sfruttare gli impianti già disponibili, senza costruirne necessariamente nuovi. A tal proposito dunque la scelta della sede delle prossime Olimpiadi potrebbe scaturire anche dalla proposta di un progetto che meglio si inserisce da tutti i punti di vista, anche quello economico, nei Paesi candidati. Visibilmente soddisfatto Thomas Bach, presidente del Cio: "Le città candidate puntano ad obiettivi di sviluppo differenti e partono da punti molto diversi. Noi abbracciamo questa diversità, che è parte della magia delle Olimpiadi. Le Olimpiadi sono globali. Per questo, gli standard di una sola parte del mondo non possono essere il punto di riferimento. Noi abbiamo successo e il successo è il motivo migliore per cambiare. Il successo di oggi offre l'opportunità di lottare per il cambiamento per domani. Noi dobbiamo farlo perché lo sport oggi è troppo importante per ignorare il resto della società. Non viviamo su un'isola, viviamo al centro di una società moderna, diversificata e digitale". "I Giochi olimpici incoraggiano il dialogo tra culture differenti, ogni edizione delle Olimpiadi deve essere diversa. Ogni edizione deve riflettere in maniera autentica il background culturale, sociale, ambientale e sportivo di chi organizza"

Roma punta alle Olimpiadi del 2014?

Buone notizie dunque anche per Roma che potrebbe candidarsi per le Olimpiadi estive del 2024 e alla luce di questi cambiamenti, contare su condizioni più favorevoli dal punto di vista delle spese organizzative. Bisognerà fare in fretta però visto che la data di scadenza per la presentazione delle domande è il 15 settmebre 2015. Fino ad allora si potrà sperare di cancellare l'immagine negativa della Capitale legata allo scandalo "Mafia Capitale", con la possibilità anche di puntare su costi ridotti garantiti anche dalla possibilità di fare affidamento su città vicine come consentito dalle nuove norme approvate dal Cio.

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