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Le mani della Ndrangheta su Roma: sequestrati beni per 20 milioni di euro

Stamattina gli agenti della Dia hanno portato a termine una maxi sequestro tra Roma, Ardea e Formello. I beni sono riconducibili alla ‘ndrina Gallico; tra questi anche l’Antico Caffè Chigi, bar frequentato da Ministri e Sottosegretari.
A cura di Alfonso Biondi
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Agenti di Polizia

Stamattina gli agenti della Direzione investigativa antimafia hanno eseguito un maxi sequestro di immobili, attività commerciali e società per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro. L'operazione s'è svolta tra Roma, Ardea e Formello, e ha riguardato beni riconducibili alla ‘ndrina dei Gallico di Palmi, comune di quasi 20mila abitanti in provincia di Reggio Calabria. Il sequestro ha colpito anche "l'Antico Caffè Chigi", un noto bar che si trova di fronte a Palazzo Chigi, spesso tappa di Ministri, Sottosegretari e forze dell'ordine che si fermano lì per un caffè.

Sequestrata anche l'Adonis, holding del gruppo che può vantare alcune sedi tra il quartiere Coppedè e i Parioli. La società in questione, in base alla ricostruzione degli inquirenti, avrebbe effettuato alcune importanti operazioni- nell'ordine di milioni di euro- pur dichiarando redditi bassi. Il maxi sequestro ha inoltre riguardato un megayacht chiamato Feezy, una villa di 29 stanze a Formello, un salone di bellezza e 90 rapporti bancari.

Alcuni accertamenti avrebbero evidenziato che l'ingente patrimonio del gruppo sarebbe stato gestito attraverso sistemi finanziari molto sofisticati, riguardanti sia la sperequazione tra le entrate lecite e la disponibilità dei medesimi beni. Nello specifico, una delle due persone coinvolte nell'inchiesta risultava non svolgere alcuna attività lavorativa. La persona in questione, negli anni addietro, era stato vittima di un agguato nel corso del quale era stato ucciso Alfonso Gallico, capo dell'omonima ‘ndrina.

La ndrina Gallico risulta legata al clan Alvaro, il quale nel 2009, sempre nella capitale subì maxi sequestro di oltre 200 milioni di euro. In quell'occasione il sequestro riguardò il Cafè Di Paris di via Veneto oltre che vati bar e ristoranti della Roma bene: da via Colonna Antonina, a due passi da Montecitorio, a via Leonida Bissolati nei pressi della nota piazza Barberini.

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