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Lavoro, Istat: “Il 40,3% dei dipendenti è in attesa di rinnovo del contratto”

Il tasso dei lavoratori in attesa di rinnovo del proprio contratto è del 40,3% nel totale dell’economia e del 22,9% nel settore privato.
A cura di Davide Falcioni
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Alla fine del mese di giugno 2015 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 59,7% degli occupati dipendenti e corrispondono al 55,3% del monte retributivo osservato. Lo rende noto un report dell'Istat, spiegando inoltre che "l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,1% nei confronti di giugno 2014. Complessivamente, nei primi sei mesi del 2015 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2014". A maggio le retribuzioni erano rimaste invariate in termini congiunturali ed erano salite dell'1,1% sullo stesso periodo del 2014

Per quanto concerne i macrosettori principali, nel mese di giugno di quest'anno le retribuzioni contrattuali orarie registrano un aumento tendenziale dell'1,5% per i lavoratori del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I comparti che a giugno presentano incrementi tendenziali significativamente più alti della media sono agricoltura (3,9%); energia e petroli, estrazione minerali, gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%); metalmeccanica (2,7%). Variazioni nulle sono state registrate nei settori del credito e assicurazioni, degli alimentari, bevande e tabacco e in tutti i comparti della pubblica amministrazione. "Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di giugno non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno è scaduto", rivela l'Istat.

L'istituto statistico infine informa che sempre a giugno il tasso dei lavoratori in attesa di rinnovo del proprio contratto è del 40,3% nel totale dell'economia e del 22,9% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 52,2 mesi per l'insieme dei settori e di 34,7 mesi per quelli del settore privato.

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