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Lavoro: aumentano i contratti precari, calano quelli a tempo indeterminato

Tra ottobre e dicembre del 2012 si è registrata una ripresa dei contratti a tempo determinato del +3,7% rispetto al terzo trimestre del 2011, mentre la quota di assunzioni con contratti a termine dal gennaio 2012 fino al dicembre dello stesso anno è salita dal 62,1% al 66,8%.
A cura di Davide Falcioni
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Secondo l'Isfol – Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori – tra ottobre e dicembre del 2012 si è registrata una ripresa dei contratti a tempo determinato del +3,7% rispetto al terzo trimestre del 2011, mentre la quota di assunzioni con contratti a termine dal gennaio 2012 fino al dicembre dello stesso anno è salita dal 62,1% al 66,8%. In ripresa, nel IV trimestre 2012, anche i contratti di apprendistato, +5,2% mentre in deciso calo sono state le ‘attivazioni' a tempo indeterminato, diminuite del 5,7%, "in linea con l'andamento congiunturale negativo"; i contratti di collaborazione, -9,2%, e quelli di lavoro intermittente, -22,1%.

I dati sul monitoraggio dell’Isfol, relativi alle comunicazioni obbligatorie del IV trimestre 2012, dimostrano che “non serve liberalizzare ulteriormente i contratti a termine, che crescono del 3,7%, mentre crollano le altre forme contrattuali”. E’ quanto afferma il Segretario Confederale della CGIL, Serena Sorrentino, che chiede al ministro del Lavoro di “aprire una riflessione seria sui guasti della legge 92, soprattutto guardando al tanto citato tema dell’occupazione giovanile”.

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