12 CONDIVISIONI

Lasciò annegare la figlia di 15 mesi: madre condannata a 20 anni

Fabienne Kabou, 39 anni, è stata condannata a 20 anni di carcere. Fece annegare la figlia di pochi mesi abbandonandola su una spiaggia prima dell’alta marea.
A cura di D. F.
12 CONDIVISIONI
Immagine

Nel pomeriggio di oggi la Corte d’assise di Berck-sur-Mer ha condannato a 20 anni di reclusione Fabienne Kabou, 39 anni, la donna originaria del Senegal  che il 19 novembre di tre anni fa si recò da Parigi alle coste del Mare del Nord insieme alla figlia Adélaïde, di appena quindici mesi. La donna abbandonò la piccola sulla spiaggia e, come nulla fosse, se ne andò. La bimba venne ritrovata morta il giorno dopo da un gruppo di pescatori: era annegata con l'arrivo del'alta marea. Ebbene, oggi Fabienne è stata condannata a vent’anni di reclusione. I giudici hanno spiegato che agì sotto "alterazione delle sue facoltà cognitive". Al carcere è stato associato "un trattamento psichico-giudiziario".

Inizialmente la Kabou rischiava l’ergastolo, ma dopo le prime udienze del processo era stata la stessa accusa a richiedere al massimo 18 anni. I giudici sono andati oltre. Luc Frémiot, il pubblico ministero, nel corso della sua requisitoria aveva fatto notare che la donna è "un caso psicanalitico e non un caso psichiatrico". Non è quindi da considerare pazza bensì responsabile dei suoi atti.  D'altro canto anche alcuni psichiatri che l'hanno visitata hanno potuto constatare che Fabienne ha un quoziente intellettivo molto superiore alla media. Durante il processo la donna ha riferito di aver avuto "allucinazioni sonore e visive" e di essere stata in preda a "forze irresistibili" che la tormentavano nei sogni.

12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views